Introduzione

Autori

  • Edoardo Esposito Università degli Studi di Milano

DOI:

https://doi.org/10.13130/2282-0035/6747

Abstract

Il termine “modernismo”, letterariamente riservato, fino a non molto tempo fa, a designare nell’ambito della cultura angloamericana l’insorgere fra gli anni dieci e venti del Novecento di istanze e tensioni che dovevano trovare nelle opere di Joyce, Pound, Eliot, Woolf un’espressione ritenuta emblematica, ha ricevuto positiva accoglienza e appare ormai largamente usato anche nella critica italiana, che non più condizionata dal riferimento – già inevitabile ma ormai lontano – alle ansie di rinnovamento religioso che si legarono ai nomi di Romolo Murri e di Ernesto Buonaiuti ha creduto opportuno uniformarsi a quanto era invalso altrove, e non solo nella letteratura.

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Pubblicato

2016-01-28

Fascicolo

Sezione

Prospezioni sul modernismo