«Barbarus ludens». I barbari e il gioco nelle fonti latine

Autori

DOI:

https://doi.org/10.13130/2282-0035/7408

Abstract

In questa sede illustrerò l’esito dei primi sondaggi testuali inerenti al tema della rappresentazione dei giochi dei barbari nella letteratura latina.1 La ricerca, ancora allo stato embrionale, si iscrive nell’orizzonte degli studi sull’ékphrasis, intesa come strategia narrativa volta a costruire uno spettatore interno ed esterno al testo. Che cosa implica, per la significazione del testo, la rappresentazione di un processo visivo qual è appunto il “veder giocare”? Che cosa comporta, nello specifico, “veder giocare i barbari”?

Biografia autore

Chiara Torre, Università degli studi di Milano

Chiara Torre è professore associato di letteratura latina presso l’Università degli Studi di Milano. I suoi principali interessi di ricerca sono Seneca e la sua ricezione nel Tardo Antico e il rapporto tra arte e testo nella cultura romana (con specifico riguardo alla poesia di Ovidio).

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Pubblicato

2016-07-29

Fascicolo

Sezione

Percorsi della ludicità tra antico e moderno