Crisippo e le citazioni poetiche: il caso della «Medea»

Autori

  • Sofia Lombardi

DOI:

https://doi.org/10.13130/2282-0035/9357

Abstract

L’articolo, dopo una breve introduzione sul rapporto tra gli Stoici e la poesia, approfondisce la figura di Crisippo e in particolar modo perché lo stoico si sia servito cospicuamente di testi poetici e di versi di autori differenti nelle sue trattazioni filosofiche. Tale problema verrà chiarito con l’esempio della citazione dei versi 1078-1079 della Medea di Euripide, citazione di cui Crisippo si serve per spiegare il concetto di ἀκρασία.

Biografia autore

Sofia Lombardi

Sofia Lombardi, laureata triennale in Lettere nel 2013 presso l’Università degli Studi di Milano con una tesi dal titolo La giustizia secondo Epicuro, virtù del carattere o virtù sociale? (relatore prof. Mauro Bonazzi); ha poi conseguito nel 2016 la laurea magistrale in Filologia, Letteratura e Storia dell’Antichità, sempre presso lo stesso ateneo, con una tesi dal titolo Gli Stoici e la poesia (relatore prof. Mauro Bonazzi, correlatore prof. Giuseppe Lozza). Maestro di pianoforte, attualmente è docente di lettere presso la scuola Media I.C. Rita Levi Montalcini di Novara. I suoi interessi di ricerca, nell'ambito della filosofia antica, sono legati al periodo ellenistico e, in particolare alla scuola Epicurea e Stoica. Un interesse particolare è quello rivolto al problema dell'origine del linguaggio nelle filosofie ellenistiche e agli studi stoici sulla grammatica e le parole.

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Pubblicato

2017-12-20

Fascicolo

Sezione

Saggi