La smaterializzazione della giustizia e la demolizione del rituale del processo

Autori

  • Cinzia Gamba Università degli Studi di Pavia

DOI:

https://doi.org/10.13130/2531-6710/16089

Parole chiave:

Civil procedural law; dematerialization of the process; judicial ritual; symbols of power in the judicial ritual.

Abstract

Riassunto
Nel corso della pandemia da Covid-19, i problemi sanitari hanno determinato l’adozione di regole emergenziali per l’esercizio dell’attività giurisdizionale “a distanza”, con strumenti digitali e tecnologici. Il processo civile è stato così “smaterializzato” e le regole introdotte per l’emergenza, ora, sembrano apprestarsi a divenire in parte definitive. E’ possibile inquadrare questa scelta di politica legislativa in termini di demolizione della struttura rituale del processo. L’attacco al rituale giudiziario è, da un lato, funzionale alla progressiva assimilazione del processo ai metodi alternativi di risoluzione delle controversie. Inoltre, la demolizione del rituale attraverso la digitalizzazione determina uno svuotamento del processo dall’interno, una eliminazione dei suoi simboli, dei miti fondativi del potere e dell’auctoritas statale. Demolendo il rito, cade il processo come strumento di tutela dei diritti. Ma cade perché è sotto attacco il fondamento del potere statale.

Biografia autore

Cinzia Gamba, Università degli Studi di Pavia

Cinzia Gamba, Professore Associato di Diritto processuale civile presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Pavia

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Pubblicato

2021-08-04