Wilfrid Sellars e la normatività del significato

Authors

  • Andrea Raimondi

DOI:

https://doi.org/10.13130/2037-4445/10806

Abstract

Una tesi che è stata ultimamente discussa dai filosofi analitici del linguaggio è la tesi della normatività del significato linguistico (TNS). Secondo TNS, i significati delle espressioni delle lingue naturali hanno una componente normativa: essi fissano uno standard di correttezza per l’applicazione o l’uso (da parte dei parlanti) delle espressioni stesse e, in conseguenza di ciò, impegnano i parlanti a determinati obblighi semantici nell’applicazione o nell’uso delle espressioni. In questo articolo, ricostruisco e difendo alcune riflessioni di Wilfrid Sellars a favore di questa tesi. In particolare, mi concentro sulle riflessioni contenute in “Empiricism and the Philosophy of Mind” (1956) e sviluppate in “Language as Thought and as Communication” (1969) e “Meaning as Functional Classification. A Perspective on the Relation of Syntax to Semantics” (1974). La struttura dell’articolo è la seguente. Nella prima sezione, presento TNS nella sua versione più generale. Nella seconda sezione, mostro alcuni casi di enunciati descrittivi che sono in grado di trasmettere, in determinati contesti di proferimento, una forza normativa: sostengo che un fenomeno simile sia caratteristico anche degli enunciati semantici – enunciati della forma “L’espressione linguistica e significa M”. Questo è il cuore della versione di TNS che vado a discutere. Nella terza, quarta e quinta sezione, discuto l’analisi di Sellars degli enunciati semantici. La conclusione della sua analisi è che un enunciato semantico predica l’identità dei ruoli funzionali di due parole. Mostro come Sellars arrivi a questa analisi, dedicando ampio spazio alla critica ad un’analisi alternativa, secondo la quale gli enunciati semantici sono enunciati descrittivi che predicano una relazione di associazione tra un’espressione linguistica e un oggetto o proprietà. Mi soffermo sulle ragioni teoriche che giustificano il rifiuto di Sellars di questa analisi, concentrandomi su alcune tematiche classiche del progetto epistemologico sellarsiano. Nella sesta sezione, dopo aver argomentato che la nozione di pragmema proposta da Capone (2005, 2018) può aiutare a comprendere e ampliare la nozione sellarsiana di ruolo funzionale, mostro come tale analisi possa essere sfruttata per sostenere che gli enunciati semantici sono enunciati metalinguistici che hanno delle conseguenze normative sui comportamenti linguistici dei parlanti. Accenno infine al dibattito contemporaneo e alla formulazione di un argomento oggi discusso a favore di TNS, a partire da una rivisitazione della nozione di ruolo funzionale.

Published

2018-11-15

Issue

Section

Articles