L’occasione e l’eterno: la tenda di Tolomeo Filadelfo nei palazzi di Alessandria. Parte seconda. Una proposta di ricostruzione

Autori

  • Elena Calandra Direzione Regionale per Beni Culturali e Paesaggistici della Liguria

DOI:

https://doi.org/10.13130/2035-4797/212

Parole chiave:

Palazzi macedoni, oecus aegyptius, hestiatoria, quadri di Sicione, tessuti, Museo di Alessandria, museologia antica, arte alessandrina

Abstract

Il lavoro costituisce la seconda parte di un articolo apparso in “Lanx” 1 (2008).Dopo aver esposto le ricostruzioni precedenti, si avanza una proposta nuova, che interpreta la tenda alla luce dell’architettura macedone e indirizza a un tipo architettonico nuovo, l’oecus aegyptius. Tenendo presente che dell’apparato si conosce solo l’interno, se ne calcolano le dimensioni (la base era di circa m 34 x 26, l’altezza di circa m 22 per le colonne, più la copertura), e si interpretano grazie alla documentazione archeologica e letteraria di confronto gli elementi costitutivi: le klinai, le colonne a forma di palma e a forma di tirso, le ninfe e gli antra, le basi di statue, la porta ad arco, il soffitto a lacunari, la copertura a doppio spiovente, gli arredi e le suppellettili, le opere d’arte. L’esposizione ha una durata limitata, e per questo diviene un “evento” nuovo, in relazione con la contemporanea pompé dionisiaca: le opere d’arte assumono un significato nuovo, che connota i Lagidi come raffinati collezionisti, e divengono parte di un programma culturale e politico, probabilmente organizzato dai dotti del Museo. L’esposizione è infatti improntata a un intento enciclopedico: da un lato essa sembra l’equivalente effimero del Museo e dello zoo promossi da Tolomeo I, dall’altro partecipa alla costruzione culturale della famiglia dei Tolomei, di cui appare quasi un monumento dinastico.

Metriche

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Biografia autore

Elena Calandra, Direzione Regionale per Beni Culturali e Paesaggistici della Liguria

Elena Calandra è Archeologo Direttore Coordinatore presso la Direzione Regionale perBeni Culturali  e Paesaggistici della Liguria (Ministero per i Beni  Culturali), dove si occupa delle attività legate all’innovazione e all’informatica. Ha collaborato con l’Università Statale di Milano per lo studio di ceramiche di tradizione greca della Puglia. Attualmente si occupa di storia dell’arte greca di età ellenistica e della Grecia in età ellenistico – romana.


Pubblicato

2009-05-14

Fascicolo

Sezione

ARTICOLI