Nuovi dedicatari per Franchino Gaffurio: la ricerca del consenso nella Milano di Luigi XII e Francesco I

Autori

  • Adam Ferrari

DOI:

https://doi.org/10.13130/2282-0035/13211

Abstract

Il contributo analizza le motivazioni che spinsero il musico lodigiano Franchino Gaffurio a procrastinare la pubblicazione del testo De harmonia musicorum instrumentorum opus, edito nel 1518 a Milano, a causa degli eventi che portarono alla caduta della dinastia sforzesca e alla conseguente dominazione francese del ducato di Milano. Una miniatura contenuta alla carta 5 della copia d’omaggio conservata presso la Biblioteca Comunale Laudense (manoscritto XXVIII A 9), ha permesso di identificare il secondo dedicatario del testo in Bonifacio Simonetta, abate cistercense di Santo Stefano al Corno (di cui si forniscono alcuni dati biografici), il cui volto però venne abraso a causa dello scontro tra Citeaux e le case riformate lombarde, imponendo a Gaffurio di individuare un nuovo finanziatore, da trovare nelle fila dei numerosi gentiluomini francesi che ebbero un ruolo di primo piano nella gestione dello Stato, profondamente
riformato da Luigi XII di Francia.

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Pubblicato

2020-03-31

Fascicolo

Sezione

Saggi