Il caso del Teatro Sociale di Sondrio per la fisionomia del pubblico teatrale otto-novecentesco

Autori

  • Giacomo Della Ferrera Università degli Studi di Milano

DOI:

https://doi.org/10.54103/2282-0035/18665

Parole chiave:

teatro, sondrio, pubblico, ottocento, novecento, locandine

Abstract

Il Teatro Sociale di Sondrio, inaugurato nel 1824, rappresenta tra XIX e XX secolo il più importante centro teatrale dell’intera Valtellina. Considerando anche l’importanza che riveste nella storia locale, il teatro sondriese può essere preso come esempio attraverso cui riconoscere, da un punto di vista particolare, le evoluzioni a cui va incontro la drammaturgia italiana a cavallo dei due secoli. Lo studio dei manifesti conservati negli archivi e lo spoglio dei periodici locali hanno permesso di analizzare le modalità e le tempistiche con cui venivano allestiti gli spettacoli e l’accoglienza di questi da parte del pubblico e della critica di Sondrio: su queste basi, il seguente studio cerca di offrire una fisionomia del pubblico teatrale otto-novecentesco, un pubblico provinciale, lontano da quello delle grandi città ma che, come si vuole dimostrare, condivide con quest’ultimo gli stessi gusti: dalla ricerca della novità alla passione per i drammi sentimentali, dalla pièce bien faite alla nuova drammaturgia borghese.

Biografia autore

Giacomo Della Ferrera, Università degli Studi di Milano

Giacomo Della Ferrera ha conseguito la laurea magistrale in Scienze della Musica e dello Spettacolo presso l’Università degli Studi di Milano. È attualmente assegnista di ricerca presso l’Università degli Studi di Milano e si occupa in particolare di attori e spettacolo tra Ottocento e Novecento.

Dowloads

Pubblicato

2022-09-14

Fascicolo

Sezione

Saggi