Una nuova pagina inedita dell’omelia crisostomica Quod frequenter conveniendum sit: testo critico, traduzione italiana e note di commento
DOI:
https://doi.org/10.54103/2282-0035/19882Abstract
Il presente contributo vuole prendere in esame l’omelia Quod frequenter conveniendum sit (CPG 4441.03) del vescovo di Costantinopoli Giovanni Crisostomo (ca. 350-407). In particolare, scopo del lavoro è quello di pubblicare per la prima volta il testo, criticamente edito, di una porzione dell’omelia mancante nel codice Ott. gr. 431 – utilizzato da Bernard de Montfaucon per la prima edizione delle Undecim novae homiliae che esso trasmette – a causa della caduta del f. 171. Grazie alla scoperta del codice Stavronikita 6, avvenuta a metà degli anni ’50 del XX secolo, è ora possibile colmare la mutilazione del codice ottoboniano, dal momento che il manoscritto atonita trasmette la medesima serie di omelie, offrendo però il testo integrale laddove quello del ms. vaticano è lacunoso. Tale lavoro si compone dunque, oltre che del testo critico del passo finora ignoto, anche della relativa traduzione italiana e di alcune brevi note di commento.
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