Una Rilettura di Polibio XXXI 25.5

Autori

  • Francesco Maria Ferrara Università degli Studi di Milano

DOI:

https://doi.org/10.13130/2282-0035/9358

Abstract

L’articolo si propone di ricostruire la fisionomia testuale di un luogo delle Storie di Polibio (II sec. a.C.) – XXXI 25.5 nell’edizione polibiana di Büttner-Wobst, p. 349 –, che è tramandato soltanto dagli Excerpta Constantiniana (X sec.): in una forma più breve dagli Excerpta de Virtutibus et Vitiis [n. 104], nella sezione degli estratti dal XXXI libro che raccoglie la lunga digressione su Scipione Emiliano (testimone: Tours, Bibl. munic., 980 C, del X sec., [P], noto e utilizzato dal XVII sec.); e in una forma più ampia dagli Excerpta de Sententiis [n. 137] (testimone: Città del Vaticano, BAV, gr. 73, del X sec., [M], palinsesto, riscoperto nel 1827, edito dal 1846). Per la conoscenza della pagina polibiana disponiamo anche di Ateneo (fine II sec. d.C.), che ne citò il contenuto nel vi libro dei Deipnosophistai (vi 274f-275a), e di due ulteriori estratti costantiniani, questa volta da libri non tramandati dell’opera dello storico Diodoro (I sec. a.C.), che attinse anche alle Storie di Polibio: Exc. de Sententiis n. 365 [Diod. xxxi fr. 36 Goukowsky] e n. 436 [Diod. xxxvii fr. 3 Goukowsky]. Attraverso una riflessione sull’affidabilità dei testi di Ateneo e Diodoro in rapporto con quello delle Storie, e un costante confronto con tutta l’opera polibiana volto ad indagare lingua e stile dell’autore, l’articolo giunge a una ricostruzione in parte diversa da quella del Büttner-Wobst, il cui testo riproducono tutte le edizioni moderne.

Biografia autore

Francesco Maria Ferrara, Università degli Studi di Milano

Francesco Maria Ferrara è dottorando di ricerca presso l'Università degli Studi di Milano, dove lavora al progetto di un'edizione critica dei frammenti di Polibio appartenenti ai libri XXX - XXXIII delle Storie e contenuti nel Codex Peirescianus. Nel giugno 2016 si è laureato presso lo stesso Ateneo discutendo una tesi magistrale dal titolo Problemi filologici nella digressione su Scipione Emiliano in Polibio XXXI 22-30. Tra gli altri studi si è occupato anche di un'indagine sulle fonti di Ammiano Marcellino e sul rapporto tra il suo testo e gli scritti di Libanio e dell'imperatore Giuliano.

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Pubblicato

2017-12-20

Fascicolo

Sezione

Saggi