L’Antropocene o il mondo che ha ruotato il suo asse

Autori

  • Laura Boella Università degli Studi di Milano

DOI:

https://doi.org/10.13130/2035-7680/12135

Parole chiave:

Antropocene, rappresentazione vs immaginazione, esperienza emozionale vs natura innaturale, percezione sensoriale vs realtà elusiva, arti visive e crisi climatiche, comunicazione pre-linguistica

Abstract

The proposed naming of a new geological era, the Anthropocene, has not only enlivened the notoriously placid waters of geology, but has sparked artistic, political, anthropological, historical and philosophical imagination. Global warming challenges the imagination because it tests sensitive perception with its distribution on micro and macro scales in time and space, presenting itself as an accumulation effect and at the same time as geographically scattered. The limits of everyday language are great, despite the literary and poetic efforts to express the unprecedented experience of a nature that has become unnatural, of a world that has rotated on its axis. In question, even before language, is sensitive perception. In a data and visual culture, do the models, the diagrams, the satellite images, the statistics, the "numbers" that flood the media, make us "see" and "feel" something? The visual arts and the exhibitions dedicated in recent years to the Anthropocene have become an important source of experience and knowledge of the phenomena of the climate crisis. They manage to make the invisible visible, to provoke shock by intensifying sensitivity, favoring through an emotional-sensitive experience the knowledge of an elusive reality. The work of the photograph Edward Burtynsky is discussed as a striking example of representation of the Anthropocene.

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Biografia autore

Laura Boella, Università degli Studi di Milano

Laura Boella è professore ordinario di Filosofia Morale e di Etica dell’ambiente presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università Statale di Miano. Ha dedicato numerosi studi al pensiero femminile del ‘900, in particolare a Hannah Arendt, Simone Weil, Maria Zambrano e Edith Stein. Il coraggio dell’etica. Per una nuova immaginazione morale (Cortina 2012) e Le imperdonabili. Milena Jesenská, Etty Hillesum, Marina Cvetaeva, Cristina Campo (Mimesis 2013) elaborano il contributo delle pensatrici e di alcune scrittrici all’etica contemporanea. Ha quindi sviluppato il tema delle relazioni intersoggettive, dell’empatia e della simpatia proponendo un confronto critico tra l’attuale ricerca scientifica e la prospettiva fenomenologica.  Ha curato la nuova edizione italiana di M. Scheler, Essenza e forme della simpatia (Franco Angeli 2010) e pubblicato Sentire l’altro. Conoscere e praticare l’empatia, Cortina 2006,  Neuroetica. La morale prima della morale (Cortina 2008) e Empatie. L’esperienza empatica nella società del conflitto, Cortina 2018.

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Pubblicato

2019-09-26

Come citare

Boella, Laura. 2019. «L’Antropocene O Il Mondo Che Ha Ruotato Il Suo Asse». Altre Modernità, settembre, 32-46. https://doi.org/10.13130/2035-7680/12135.