Lo sfruttamento minorile dei due mondi. Le fabbriche di Sesto San Giovanni. I giornali, le scarpe e i pugni di Kid Chocolate a L'Avana

Autori

  • Giorgio Oldrini

DOI:

https://doi.org/10.13130/2611-6537/12099

Abstract

Il lavoro minorile era, ed è ancora in tante parti del mondo, una piaga trasversale, che attraversa continenti e nazioni le più diverse. Per questo nel mio articolo parlo di Sesto San Giovanni, la mia città, e dell’Avana, dove ho vissuto a lungo. Agli inizi del ‘900, il lavoro minorile a Sesto, pesante, malsano, ingiusto, instradava in un percorso professionale che aveva un suo obiettivo perseguibile, diventare un operaio, un tecnico, un impiegato con un lavoro stabile, retribuito regolarmente. Ma all’Avana nemmeno questa prospettiva esisteva. Lo racconta la storia di Kid Chocolate, uno dei migliori pugili di tutti i tempi, che da bambino alternava il lavoro di lustrascarpe con quello di strillone.

Riferimenti bibliografici

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Pubblicato

2019-08-16