Ricostruzioni identitarie dopo un trauma collettivo. Il caso del terremoto di Oaxaca
DOI:
https://doi.org/10.13130/2611-6537/13548Parole chiave:
terremoto, ricostruzione, identità, Oaxaca, zapotechiAbstract
Nel settembre del 2017 una serie di terremoti ha scosso il sud del Messico, provocando un centinaio di vittime e danni importanti al patrimonio edilizio. Nella regione di Oaxaca, tra le più colpite, le autorità del governo centrale in un primo momento hanno proceduto con l’abbattimento delle abitazioni e hanno offerto un modello di ricostruzione che trascurava le specificità della architettura tipica del luogo, estromettendo gli abitanti dalle decisioni. Il timore di perdere il proprio patrimonio edilizio ha spinto semplici cittadini e professionisti a riunirsi in associazioni col fine di avviare progetti di recupero nel rispetto della cultura zapoteca, ancora molto radicata nelle comunità locali. Negli oltre quindici programmi messi in atto si ritrovano due elementi caratteristici della cultura zapoteca: il lavoro collettivo non remunerato che genera vantaggi per tutti gli abitanti di una comunità, noto come tequio, e la determinazione di cui la donna è personificazione da secoli nella società zapoteca, già che molti di questi progetti sono stati ideati e guidati da professioniste locali.