Joan Roís de Corella, «Parlament en casa de Berenguer mercader». Edizione critica
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Abstract
Riassunto: Si tratta dell’edizione critica di una delle nove Faules mitologiche di Corella, uno degli autori chiave dei secoli d’oro della letteratura catalana medievale. Le favole, pezzo forte della sua produzione in prosa, rappresentano un momento fondamentale della ricezione di Ovidio nel contesto iberico. Al loro interno, il Parlament è la più estesa e, forse, la più ricca di aspetti interessanti. Si tratta di un ‘convivio’ cui partecipano l’autore, nella veste fittizia di ‘coronista’, regista e trascrittore, e cinque esponenti della élite valenciana che narrano (‘recitano’) cinque miti. Due dei quali particolarmente cari alla civiltà letteraria romanza: il mito di Orfeo e quello di Philomena. In quanto strutturato come ‘convivio’, il testo testimonia di un modo di vivere–condividere concretamente, in modo sia pur fittizio, la letteratura. Un esempio di letteratura ‘agita’, in una perfetta ‘eutrapelica’ armonia, fra amicizie d’elezione; che si spendono in un esercizio di alt e gentil estil, che si commuovono ascoltandosi reciprocamente, che condividono la com-passione per amori infelici e la riprovazione per quelli illeciti. Un testo che per la sua struttura (convito–‘cornice’ conviviale) si ancora ai modelli classici e medievali della letteratura simposiale, e, nel contempo, si pone sulla traiettoria che sfocia nella ‘civil conversazione’ rinascimentale. L’Introduzione ne illustra le peculiarità: la struttura dialogica, i referenti letterari, le coordinate estetico–ideologiche. A seguire il Testo: ricostruito fondamentalmente sulla lezione del ms. R. 14.17 del Trinity College, è corredato da una annotazione a piè di pagina che ha la funzione di dar conto degli emendamenti, di evidenziare le varianti del ms. Maians 728 significative anche come possibili varianti d’autore, di segnalare i casi di divergenza di lettura rispetto alle edizioni precedenti. A seguire, infine, l’Apparato e la Bibliografia.
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