«…Et se jo sui oitraigeus del trover»: posizione e significato del canzoniere di Conon de Béthune fra trovatori e trovieri

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Lucilla Spetia

Abstract

L’articolo intende analizzare il canzoniere di Conon de Béthune non per proporre una scansione cronologica dei testi, piuttosto per offrirne una lettura ragionata e coerente, da cui emerge la centralità della sua esperienza poetica considerata comunemente eterodossa, e che invece va vista come un tentativo – apparentemente non riuscito – di indicare un’alternativa alla proposta di Chrétien de Troyes di totale sottomissione dell’Amante alla Dama e soprattutto ad Amore. Per ciò e per lo sperimentalismo di forma e di contenuto che connota la sua scrittura, Conon si trova coinvolto in un dialogo fittissimo, anche polemico, con trovieri e trovatori, di cui si dà conto.

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Come citare
Spetia, L. (2024). «…Et se jo sui oitraigeus del trover»: posizione e significato del canzoniere di Conon de Béthune fra trovatori e trovieri. Carte Romanze. Rivista Di Filologia E Linguistica Romanze Dalle Origini Al Rinascimento, 12(2), 169–265. https://doi.org/10.54103/2282-7447/22845
Sezione
Saggi
Biografia autore/autrice

Lucilla Spetia, Università dell'Aquila

Lucilla Spetia, associato di Filologia e linguistica romanza presso l’Università dell’Aquila e abilitata a ordinario dal 2018, è stata chercheur invité presso il Centre d’Études Supérieurs de Civilisation Médiévale di Poitiers. Dirige il laboratorio di ricerca internazionale su Thibaut de Champagne, allestito presso il Dipartimento di Studi europei, americani e interculturali della Sapienza di Roma. Si interessa da sempre al dialogo intertestuale ininterrotto e storicamente accertato tra le letterature gallo-romanze medievali, soprattutto delle fasi più antiche, e la coeva letteratura medio-latina, in relazione a vari generi letterari, ossia l’agiografia, il romanzo, la narrativa breve e la lirica. Quanto al secondo si segnalano i volumi Li conte de Bretaigne sont si vain et plaisant. Studi sull’«Yvain» e sul «Jaufre», Soveria Mannelli 2012, e Intorno al «Partenopeus de Blois». Studi su un romanzo dal fascino meraviglioso, Roma · Bristol 2022. Quanto alla lirica, oltre ad occuparsi di filologia attributiva, ha studiato le raccolte oitaniche copiate o giunte in Italia (i canzonieri di Modena, Zagabria e Siena), rivolgendo particolare attenzione al genere ‘pastorella’ e al canzoniere d’autore di Thibaut de Champagne, per cui si ricordano almeno La dialettica tra pastorella e canzone e l’identità di Carestia: l’anonima (?) «A une fontaine» (RS 137), Fregene 2017, e la curatela di due volumi (con contributi) Thibaut de Champagne. Edizione, tradizione e fortuna, Roma · Bristol 2020, e I Re Poeti, Roma · Bristol 2023.