Paremiologia e retorica epistolare: il proverbio nel «Salut d’amor» provenzale e francese
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Abstract
Lo spoglio dei testi che compongono il corpus ad oggi ricostruito delle epistole d’amore trobadoriche o salutz d’amor documenta come l’uso del proverbio e dell’espressione sentenziosa sia saldamente attestato nella tradizione del genere, per quanto sia rimasto finora un aspetto poco o affatto studiato. L’articolo propone un’indagine preliminare sull’uso della communis sententia secondo la normativa dell’ars dictaminis prodotta fra XII e XIII secolo, retroterra erudito del genere provenzale (§ 1), con particolare riguardo ai manuali e ai modelli di epistolografia amorosa (§ 1.1); fornisce quindi un censimento strutturato dei proverbi e delle sentenze nei salutz occitanici (§ 4), analizzandone le caratteristiche formali, la connotazione retorica, i temi, fra registro popolare e matrice cortese (§ 2, 2.1, 2.2). L’indagine è quindi estesa al corpus dei saluts in lingua d’oïl (§ 3), nei quali il modello epistolografico sembra disarticolarsi e con esso anche strutture, invarianti tematico-retoriche e stilemi tipici del genere del salut, che appaiono meno vincolanti, a favore di un diffuso adattamento al modello narrativo, prevalente su quello epistolare. La contrazione evidente del numero di espressioni sentenziose e proverbiali nella tradizione francese del salut può quindi essere spiegata come effetto del depotenziamento dei marcatori stilistico-retorici dell’epistola.
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