In margine all'ottava canterina, ai poemi in ottave del Boccaccio e alla comunicazione letteraria

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Beatrice Barbiellini Amidei

Abstract

Si riflette sulla popolarità dei cantari nella loro pratica di mediazione di testi letterari, linguaggi e livelli di cultura. Funzione vitale dei cantari è proprio di garantire una continua osmosi di materiali e fonti che vengono messi in circolo e divengono terreno di mediazione culturale. Alcune delle caratteristiche dell’ottava canterina possono inoltre meglio risaltare al confronto con i poemi in ottava rima di Boccaccio, strettamente vincolati a un preciso progetto autoriale. 

The essay reflects on the popularity of the “cantari”, mediators of literary texts, languages and levels of culture. The function of these texts is to promote an interactive process in which different materials and sources circulate and become a common heritage. Some caracteristics of the “ottava canterina” can be confronted with Boccaccio’s poems in ottava rima, on the contrary strictly conditioned by an authorial project. 


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Varietà, note e discussioni
Biografia autore

Beatrice Barbiellini Amidei, Università degli studi di Milano

Beatrice Barbiellni Amidei (beatrice.barbiellini@unimi.it) è professore associato di Filologia Romanza presso l’Università degli Studi di Milano. Ha rivolto la sua attenzione all’analisi stilistico-letteraria, tematica, a problemi di interpretazione e filologia testuale. Tra gli ambiti di ricerca: i cantari, la letteratura francese medievale, la poesia trobadorica, Boccaccio. Si è occupata di Cariteo, ha realizzato l’edizione del Libro d’Amore (Accademia della Crusca, 2013), volgarizzamento del De Amore di Cappellano con altri brevi testi attribuibili a Boccaccio. Ha pubblicato quattro libri e una quarantina di saggi in sedi nazionali e internazionali. 

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