Un'introduzione critica alle teorie contemporanee sugli affect studies
DOI:
https://doi.org/10.13130/2037-2426/11980Parole chiave:
studi sull'affetto, teorie dell'affettoAbstract
Gli affect studies, un campo di studi che ha origine negli anni Novanta in ambito anglofono grazie soprattutto al lavoro pionieristico di Brian Massumi e Eve Kosofsky Sedgwick, hanno permesso di riconcepire le categorie ermeneutiche affermando la centralità non tanto dei soggetti, quanto piuttosto della loro interazione. La in-between-ness degli studi ha permesso altresì di mettere in discussione i dualismi che hanno permeato il pensiero occidentale, proponendo invece un’indagine di tipo non descrittivo che superi i tradizionali confini tra le discipline in cui viene incasellato il sapere. La pubblicazione di The Affect Theory Reader (2009) costituisce il momento cardine nella sistematizzazione degli Affect studies con il delinearsi di alcune genealogie, proposte nel volume da Melissa Gregg e Gregory Seigworth, che riflettono le varie direzioni prese da questi studi nella rilettura di Gilles Deleuze e Silvan Tomkins. Successivamente la critica femminista e neo-materialista ha individuato nell’affetto una componente incorporata che sovverte tanto i principi deterministici quanto quelli di libero arbitrio.
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Accettato 2019-12-14
Pubblicato 2019-12-14