Un'introduzione critica alle teorie contemporanee sugli affect studies

Autori

  • Roberta Langhi Università del Piemonte Orientale

DOI:

https://doi.org/10.13130/2037-2426/11980

Parole chiave:

studi sull'affetto, teorie dell'affetto

Abstract

Gli affect studies, un campo di studi che ha origine negli anni Novanta in ambito anglofono grazie soprattutto al lavoro pionieristico di Brian Massumi e Eve Kosofsky Sedgwick, hanno permesso di riconcepire le categorie ermeneutiche affermando la centralità non tanto dei soggetti, quanto piuttosto della loro interazione. La in-between-ness degli studi ha permesso altresì di mettere in discussione i dualismi che hanno permeato il pensiero occidentale, proponendo invece un’indagine di tipo non descrittivo che superi i tradizionali confini tra le discipline in cui viene incasellato il sapere. La pubblicazione di The Affect Theory Reader (2009) costituisce il momento cardine nella sistematizzazione degli Affect studies con il delinearsi di alcune genealogie, proposte nel volume da Melissa Gregg e Gregory Seigworth, che riflettono le varie direzioni prese da questi studi nella rilettura di Gilles Deleuze e Silvan Tomkins. Successivamente la critica femminista e neo-materialista ha individuato nell’affetto una componente incorporata che sovverte tanto i principi deterministici quanto quelli di libero arbitrio.

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Pubblicato

14-12-2019

Come citare

Langhi, R. (2019). Un’introduzione critica alle teorie contemporanee sugli affect studies. ENTHYMEMA, (24), 171–188. https://doi.org/10.13130/2037-2426/11980

Fascicolo

Sezione

Saggi
Ricevuto 2019-07-25
Accettato 2019-12-14
Pubblicato 2019-12-14