Il silenzio delle pulsioni
DOI:
https://doi.org/10.13130/2037-2426/12592Parole chiave:
soggettivazione, inconscio, scrittura, singolarità, oggetto pulsionaleAbstract
Il contributo interroga il rapporto tra psicoanalisi e poesia a partire dal processo di soggettivazione che la pratica analitica offre alla singolarità: mentre il soggetto parla in analisi, qualcosa si scrive alle sue spalle. Il rapporto tra il corpo parlante e la scrittura viene così indagato grazie alla natura poetica dell’inconscio, al centro del quale si incontra l’oggetto pulsionale o il silenzio della parola. A differenza dell’esito nichilistico e mistico, l’esperienza analitica invita a scrivere ciò che non si può dire, sostituendo all’ideale dell’enunciazione poetica, incentrata sull’estro creativo dell’io, la tessitura del poema da cui ciascuno è costituito.
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