Il silenzio delle pulsioni

Autori

  • Matteo Bonazzi Università degli Studi di Verona

DOI:

https://doi.org/10.13130/2037-2426/12592

Parole chiave:

soggettivazione, inconscio, scrittura, singolarità, oggetto pulsionale

Abstract

Il contributo interroga il rapporto tra psicoanalisi e poesia a partire dal processo di soggettivazione che la pratica analitica offre alla singolarità: mentre il soggetto parla in analisi, qualcosa si scrive alle sue spalle. Il rapporto tra il corpo parlante e la scrittura viene così indagato grazie alla natura poetica dell’inconscio, al centro del quale si incontra l’oggetto pulsionale o il silenzio della parola. A differenza dell’esito nichilistico e mistico, l’esperienza analitica invita a scrivere ciò che non si può dire, sostituendo all’ideale dell’enunciazione poetica, incentrata sull’estro creativo dell’io, la tessitura del poema da cui ciascuno è costituito.

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Pubblicato

16-12-2019

Come citare

Bonazzi, M. (2019). Il silenzio delle pulsioni. ENTHYMEMA, (24), 364–374. https://doi.org/10.13130/2037-2426/12592

Fascicolo

Sezione

Poesia e psicoanalisi – A cura di M. Bonazzi, F.A. Clerici e R. Maletta