Per un'idea di infanzia (e dell'età adulta): immagini del bambino nella narrativa europea dell’Ottocento

Autori

  • Daniela Marcheschi Fondazione Nazionale "Carlo Collodi"

DOI:

https://doi.org/10.13130/2037-2426/2218

Abstract

Il bambino come incarnazione di una libertà nuova a cui aspira l'uomo dell'Ottocento. Alla luce di tale evidenza, a partire dal valore nuovo che Rousseau attribuisce all'educazione del bambino e dalla creazione, da parte di Hugo, del personaggio di Gavroche, “gamin de Paris,” birichino o ragazzo di strada autonomo e sovversivo, ma innocente e libero, sono qui analizzate diverse immagini o figure trasgressive del bambino nella narrativa europea dell'Ottocento: da Twain alla Sand, da Flaubert a Dickens, da Andersen a Collodi e al suo immortale, monello per eccellenza, Pinocchio.

Dowloads

Pubblicato

21-06-2012

Come citare

Marcheschi, D. (2012). Per un’idea di infanzia (e dell’età adulta): immagini del bambino nella narrativa europea dell’Ottocento. ENTHYMEMA, (6), 101–117. https://doi.org/10.13130/2037-2426/2218

Fascicolo

Sezione

Saggi
Ricevuto 2012-06-21
Accettato 2012-06-21
Pubblicato 2012-06-21