Per un'idea di infanzia (e dell'età adulta): immagini del bambino nella narrativa europea dell’Ottocento
DOI:
https://doi.org/10.13130/2037-2426/2218Аннотация
Il bambino come incarnazione di una libertà nuova a cui aspira l'uomo dell'Ottocento. Alla luce di tale evidenza, a partire dal valore nuovo che Rousseau attribuisce all'educazione del bambino e dalla creazione, da parte di Hugo, del personaggio di Gavroche, “gamin de Paris,” birichino o ragazzo di strada autonomo e sovversivo, ma innocente e libero, sono qui analizzate diverse immagini o figure trasgressive del bambino nella narrativa europea dell'Ottocento: da Twain alla Sand, da Flaubert a Dickens, da Andersen a Collodi e al suo immortale, monello per eccellenza, Pinocchio.
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