Il paradosso di Medea. Una lettura modale della tragedia di Euripide

Autori

  • Eleonora Fracalanza Università degli Studi di Bergamo

DOI:

https://doi.org/10.13130/2037-2426/9858

Parole chiave:

Medea, paradosso, identità, tragico, ferita narcisistica

Abstract

Questo articolo non si pone un obiettivo meramente filologico, quanto piuttosto quello di mostrare come la Medea di Euripide sia un perfetto esempio di costruzione del personaggio come identità divisa, non tanto, e comunque non solo, per le proprietà anche contrastanti che definiscono l’eroina, quanto piuttosto divisa modalmente, in modi d’essere, quello della coincidenza e quello della non-coincidenza. La ferita narcisistica, determinata dall’abbandono da parte dell’amato Giasone e dall’essere stata bandita da Corinto, porta Medea all’oltrepassamento dei limiti: la sua identità è definita dalla relazione tra due estremi che non si escludono ma si annodano. Medea si trova ad oscillare tra un vertice inferiore e un vertice superiore, tra incandescenza pulsionale e intelligenza strategica. Il grande paradosso del personaggio di Medea consiste nel fatto che la decisione di rimanere fedele a se stessa e al proprio desiderio di vendetta viene a coin-cidere con la scelta terribile e necessaria dell’infanticidio, una scelta che comporta inevitabilmente l’annientamento di una parte di sé, la sua identità materna.

The aim of this paper is not purely philological, but rather to show that Euripides’ Medea is a perfect example of the character’s construction as divided subject, not only for the conflicting properties that define the heroin. We have to move on from identity to modes of identity: the mode of coincidence and the mode of non-coincidence. The narcissistic injury, due to the abandonment by the beloved Giasone and the being banished from Corinto, leads Medea to surpass the limits of her own subjectivity. Her identity is defined by the relationship among two extremes which, though opposite, do not exclude each other, but intertwine with one another. Medea oscillates between a superior extreme and an inferior extreme, between pulsional force and strategic intelligence. The great Medea’s paradox lays in the decision to be faithful to herself and to her own desire for revenge comes to coincide with the terrible and necessary choice of the infanticide, a choice that inevitably involves the annihilation of a part of herself, her maternal identity.

Biografia autore

Eleonora Fracalanza, Università degli Studi di Bergamo

Dottoranda in Studi Umanistici Transculturali presso l'Università degli Studi di Bergamo

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Pubblicato

28-06-2018

Come citare

Fracalanza, E. (2018). Il paradosso di Medea. Una lettura modale della tragedia di Euripide. ENTHYMEMA, (21), 112–133. https://doi.org/10.13130/2037-2426/9858

Fascicolo

Sezione

Teorie del desiderio
Ricevuto 2018-03-11
Accettato 2018-05-17
Pubblicato 2018-06-28