L’insostenibile centro della visione

Autori

  • Marco Focchi Scuola Lacaniana di Psicoanalisi

DOI:

https://doi.org/10.13130/2037-2426/12597

Parole chiave:

visione, lettera, poesia, vita, psicoanalisi

Abstract

La pratica psicoanalitica della parola trova il proprio regime in un’affinità con il dire della poesia, fatto di risonanze più che di senso e di narrazione, evocatore più di figure che di senso. Una poetessa come Nadia Campana, all’incrocio tra l’esperienza della psicoanalisi, appena sfiorata, e quella della visione poetica, in cui si è immersa fino a esserne travolta, offre spunto per una riflessione che ci accompagna in quell’orlo estremo in cui il godimento si presenta nel proprio risvolto di distruzione.

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Pubblicato

16-12-2019

Come citare

Focchi, M. (2019). L’insostenibile centro della visione. ENTHYMEMA, (24), 421–424. https://doi.org/10.13130/2037-2426/12597

Fascicolo

Sezione

Poesia e psicoanalisi – A cura di M. Bonazzi, F.A. Clerici e R. Maletta