Italo Calvino tra le forme e i generi del discorso metaletterario

Autori

  • Nicola Turi Università degli Studi di Firenze

DOI:

https://doi.org/10.13130/2037-2426/14869

Parole chiave:

Italo Calvino, Se una notte d’inverno un viaggiatore, Mario Vargas Llosa, metaletteratura, Vladimir Nabookv

Abstract

Se una notte d’inverno un viaggiatore rappresenta l’esito naturale di un percorso creativo che, soprattutto da un certo momento in avanti, esibisce una marcata inclinazione metaletteraria: l’originale esperimento narrativo del 1979 porta infatti a saturazione questa tendenza, sommando plurime e complesse strategie metatestuali che confondono i livelli della realtà (per usare un celebre titolo calviniano) e insieme lo statuto identitario di autore, narratore e personaggio. Il risultato è una struttura elaborata e spiazzante che, mentre riprende rielabora e combina procedimenti già presenti in alcuni testi di Borges e Nabokov (autori dichiaratamente cari a Calvino), individua il suo precedente più prossimo (anche temporalmente) nella Tia Julia y el escribidor (1977) di Mario Vargas Llosa.

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Pubblicato

27-12-2020

Come citare

Turi, N. (2020). Italo Calvino tra le forme e i generi del discorso metaletterario. ENTHYMEMA, (26), 33–41. https://doi.org/10.13130/2037-2426/14869

Fascicolo

Sezione

"Se una notte d’inverno un viaggiatore" quarant’anni dopo