La teoria dell’embodiment e il processo di apprendimento e insegnamento di una lingua

Autori

  • Giovanni Buccino Università Magna Graecia, Catanzaro
  • Marco Mezzadri Università di Parma

DOI:

https://doi.org/10.13130/2037-2426/3047

Parole chiave:

Embodiment, neuroscienze, glottodidattica, esperienza, apprendimento linguistico

Abstract

Questo articolo si compone di tre parti principali: nella prima parte vengono riportati in modo sintetico i risultati empirici di studi che sostengono la teoria del linguaggio incarnato, termine con il quale viene tradotto in lingua italiana il termine inglese embodied. Nella seconda parte vengono descritti alcuni aspetti di recenti approcci proposti per l’insegnamento e l’apprendimento di una lingua per sottolineare come, soprattutto a partire dalla seconda metà del secolo scorso, questi approcci hanno tentato di implementare nella didattica delle lingue dati empirici provenienti dalle neuroscienze di base. Infine, nella terza parte vengono suggerite alcune implicazioni per l’insegnamento delle lingue che trovano il loro fondamento nella prospettiva del linguaggio incarnato.

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Pubblicato

12-06-2013

Come citare

Buccino, G., & Mezzadri, M. (2013). La teoria dell’embodiment e il processo di apprendimento e insegnamento di una lingua. ENTHYMEMA, (8), 5–20. https://doi.org/10.13130/2037-2426/3047

Fascicolo

Sezione

Cognitive Poetics - A cura di Stefano Calabrese e Stefano Ballerio
Ricevuto 2013-06-12
Accettato 2013-06-12
Pubblicato 2013-06-12