Balocchi e lucignoli nella poesia meteorologica di Andrea Zanzotto

Autori

  • Laura Neri Università degli Studi di Milano

DOI:

https://doi.org/10.13130/2037-2426/11940

Parole chiave:

Andrea Zanzotto, Paesaggio, Frammenti, Tempo meteorologico, Infanzia, Balocchi, Landascape, Fragments, Weather, Childhood, Toys

Abstract

Meteoesce nel 1996: è una silloge poetica di Andrea Zanzotto, i cui caratteri sono quelli della frammentarietà, della provvisorietà, dell’ibridazione. L’obiettivo è dare forma, nello spazio dei versi, alla rappresentazione di un mondo devastato, che evoca gli oggetti e i luoghi dell’infanzia per capovolgerne la valenza, che annulla il tempo storico e cronologico, attraverso una lingua che è a sua volta scomposta, e violata nelle norme grammaticali e sintattiche.

Meteois published in 1996: it is a book of poetry by Andrea Zanzotto, whose main characteristics are fragmentism, precariousness, hybridism. The aim is to give form, within the textual space of verses, to the representation of a devasted world, that evokes childhood’s objects and places in order to overturn its significance, and erases historical and chronological time, through a broken down language.

Riferimenti bibliografici

Agosti, Stefano. Una lunga complicità. Scritti su Andrea Zanzotto. Il Saggiatore, 2015.

Berardinelli, Alfonso. “Poesia della lingua e del luogo. Su Andrea Zanzotto”. Linea d’ombra, n. 67, gennaio 1992, pp. 23-27.

Camon, Ferdinando, a cura di. Il mestiere di poeta. Lerici, 1965.

Cortellessa, Andrea. “Andrea Zanzotto. La scrittura, il paesaggio”. Poesia, n. 135, gennaio 2000, pp. 5-10.

Dal Bianco, Stefano. “Profili dei libri e note alle poesie”. Le poesie e prose scelte, di Andrea Zanzotto, pp. 1379-1682.

Gardini, Nicola. “Gli incerti segni della poesia”. Poesia, n. 97, luglio-agosto 1996, pp. 20-21.

Lorenzini, Niva. La poesia italiana del Novecento. Il Mulino, 1999.

---. Dire il silenzio: la poesia di Andrea Zanzotto. Carocci, 2014.

Martignoni, Clelia. “Il linguaggio della «sovrimpressione». Una poetica?”. Andrea Zanzot-to. Un poeta nel tempo, a cura di Francesco Carbognin, Aspasia, 2008.

Sepe, Franco. “Eclissi climatica e metamorfosi paesaggistiche nella poesia dell’ultimo Zanzotto”. Reflexe eines Umwelt- und Klimabewusstseines in fiktionalen Texten der Romania, a cura di Cornelia Klettke e Georg Maag, Frank & Timme, 2010, pp. 423-37.

Stefanelli, Luca. Il divenire di una poetica. Il logos veniente di Andrea Zanzotto dalla Beltà a Conglomerati. Mimesis, 2015.

Zanzotto, Andrea. “Tentativi di esperienze poetiche (poetiche-lampo)”. 1987. Zanzotto, Le poesie e prose scelte, pp. 1310-19.

---. Fantasie di avvicinamento. Le letture di un poeta. Mondadori, 1991.

---. Meteo. Con venti disegni di Giosetta Fioroni, Donzelli, 1996.

---. “Tra passato prossimo e presente remoto”. 1999. Zanzotto, Le poesie e prose scelte, pp. 1366-77.

---. Le poesie e prose scelte. A cura di Stefano Dal Bianco e Gian Marco Villalta, Mondadori, 1999. I Meridiani.

---. “L’«Ipersonetto» oggi. Intervista a cura di Guglielma Giuliodori”. Allegoria, n. 55, 2007, pp. 181-89.

Zinato, Emanuele. “Tra infanzia e storia. L’apprendistato linguistico di Andrea Zanzot-to”. Hortus. Rivista di poesia e arte, n. 17, 1995, pp. 41-45.

Dowloads

Pubblicato

18-07-2019

Come citare

Neri, L. (2019). Balocchi e lucignoli nella poesia meteorologica di Andrea Zanzotto. ENTHYMEMA, (23), 483–495. https://doi.org/10.13130/2037-2426/11940

Fascicolo

Sezione

Giochi e giocattoli: parole, oggetti e immaginario – A cura di Lucia Floridi, Laura Neri e Chiara Torre
Ricevuto 2019-07-11
Accettato 2019-07-11
Pubblicato 2019-07-18