Una «geologia di silenzi». Tratti della Gorizia letteraria e geografia poetica dell’afasia

Autori

  • Diego Terzano Università di Pisa

DOI:

https://doi.org/10.13130/2037-2426/12610

Parole chiave:

Michelstaedter, Menon, Afasia, Esistenzialismo, Geocritica, Geografia poetica, Gorizia

Abstract

Il saggio intende evidenziare il rapporto tra le opere di Carlo Michelstaedter e Gian Giacomo Menon, poeti e filosofi goriziani, e prestare attenzione alle implicazioni spaziali del loro rapporto intertestuale. Con riferimento a Geocritica e poesia dell’esistenza di Alberto Comparini (2018), e mediante il ricorso alla categoria di afasia come strumento di analisi, lo studio delineerà alcuni tratti fondamentali della geografia poetica della città di Gorizia: il pre- e post-esistenzialismo di Michelstaedter e Menon risulterà connesso al citato rapporto intertestuale e al contesto spaziale in cui origina. Sarà inoltre mostrata l’immanenza della geografia giuliana e istriana in geologia di silenzi di Menon (2018).

Biografia autore

Diego Terzano, Università di Pisa

Dottorando in Studi Italianistici presso il Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell'Università di Pisa.

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Pubblicato

11-06-2020

Come citare

Terzano, D. (2020). Una «geologia di silenzi». Tratti della Gorizia letteraria e geografia poetica dell’afasia. ENTHYMEMA, (25), 327–349. https://doi.org/10.13130/2037-2426/12610

Fascicolo

Sezione

Saggi
Ricevuto 2019-12-16
Accettato 2020-06-11
Pubblicato 2020-06-11