Forme della tautologia nella poesia italiana recente
DOI:
https://doi.org/10.13130/2037-2426/13689Parole chiave:
tautologia, poesia italiana contemporanea, negazione della trascendenza, Incomunicabilità, comunicazione, serialità, disautomatizzazioneAbstract
L’articolo si propone di studiare le forme e i valori che la figura della tautologia assume nella poesia italiana degli ultimi trent’anni circa. In particolare, vi si distingue una tautologia ‘disforica’, in cui la voce poetante si focalizza su ciò che manca (una trascendenza, un senso ulteriore rispetto alla mera esistenza dell’ente designato), e una tautologia ‘euforica’, in cui la voce poetante si focalizza invece su ciò che c’è (la presenza piena, felicemente priva di sovrasensi, dell’ente designato). All’opposizione fondamentale se ne associano altre, egualmente polarizzate: tautologia e incomunicabilità (gli enti possono dire e comprendere solo sé stessi) vs tautologia e comunicazione (la percezione semplice della ‘nuda cosa’ permette di trovare un terreno comune per comprendersi); tautologia e serialità (tautologia come figura del reale che si ripete sempre uguale a sé stesso) vs tautologia e scarto (tautologia come momento in cui si apre una percezione nuova).
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