La poesia personale e corale di Mario Benedetti

Autori

  • Marta Gas

DOI:

https://doi.org/10.13130/2037-2426/13701

Parole chiave:

Benedetti, soggettività, oralità, ripetitività, poesia italiana contemporanea

Abstract

Mario Benedetti propone una poesia in cui la voce del poeta è al contempo estremamente personale e corale: il lettore ha l’impressione di trovarsi di fronte a una sorta di ballata, o di racconto tenuto durante le veglie tipiche della comunità contadina di un tempo. La voce interna, tuttavia, non viene mai meno: essa diventa funzione discorsiva che riporta in primo piano colui che dice io. La coesione e l’architettura del testo sono affidate ora a un’impersonale ripetitività, ora a una reintegrata soggettività. Gli esiti di tale poesia coincidono con un ritorno, un nostos: la ricerca fondamentale è quella di un posto, di uno spazio vitale che sopravvive, se non altro nella memoria.

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Pubblicato

21-06-2020

Come citare

Gas, M. (2020). La poesia personale e corale di Mario Benedetti. ENTHYMEMA, (25), 638–646. https://doi.org/10.13130/2037-2426/13701

Fascicolo

Sezione

La poesia contemporanea italiana: ipotesi di metodo e indagini storiografiche