Macchine leggenti e macchine scriventi

Авторы

  • Annabella Petronella Università degli Studi di Bari Aldo Moro

DOI:

https://doi.org/10.13130/2037-2426/14874

Ключевые слова:

automa letterario, fantastico, parole gelate, satira

Аннотация

L’intervento si basa sull’ipotesi che la presenza di congegni automatizzati di lettura e scrittura presenti in Se una notte d’inverno un viaggiatore si possa proiettare non solo alla luce delle previsioni avanzate dall’autore in “Cibernetica e fantasmi” ma anche a ritroso, ovvero inseguendo il legame di Calvino con la tradizione letteraria cinque-settecentesca (si pensi ad esempio alla macchina per generare discorsi in Swift o alla fissazione e scomposizione delle ‘parole gelate’ in Rabelais). Tale prospettiva punterà a verificare come l’immaginario calviniano, nel suo dualismo intrinseco, mantenga salda la propria impostazione fantastico-fiabesca, anche quando tratta di «macchine di ferro che obbediscono ai bitsenza peso».

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Опубликован

2020-12-27

Как цитировать

Petronella, A. (2020). Macchine leggenti e macchine scriventi. ENTHYMEMA<br>International Journal of Literary Criticism, Literary theory,<br>And Philosophy of Literature, (26), 95–106. https://doi.org/10.13130/2037-2426/14874

Выпуск

Раздел

"Se una notte d’inverno un viaggiatore" quarant’anni dopo