Gli animali come ex-voto fittili. Dalla collezione Pisani Dossi al mondo indigeno in Magna Grecia
DOI:
https://doi.org/10.13130/2035-4797/13494Parole chiave:
Pisani Dossi;Ex voto fittili;Animali;Cavallo;Beozia;Magna GreciaAbstract
Carlo Alberto Pisani Dossi (1849-1910) è stato una figura di spicco della fine dell’Ottocento grazie al suo eclettismo, al suo ruolo politico e al suo interesse verso l’archeologia. Durante la sua attività diplomatica acquistò numerosi reperti antichi e dopo il ritiro dalla vita politica si dedicò completamente all’archeologia, avviando diversi scavi. Tra le varie tipologie di reperti che costituiscono la Collezione Pisani Dossi sono presenti ventisette statuette in terracotta raffiguranti vari animali, di cui diciotto sono a forma di cavallo. La mancanza del contesto di ritrovamento non aiuta a dare una completa analisi sulla funzione di queste statuette, che, però, per elementi decorativi affini rimandano all’area geografica della Beozia. Notevoli sono le differenze con il mondo indigeno in Magna Grecia riguardo alla decorazione, mentre si ipotizza una funzione simile all’interno di un contesto sacro. L’importanza di questa Collezione sta nell’intento di voler ricostruire la quotidianità antica con i reperti meno appariscenti.