Gli enti religiosi tra diritto comune e diritto speciale

Autori

  • Angelo Licastro

DOI:

https://doi.org/10.54103/1971-8543/17111

Abstract

SOMMARIO: 1. Gli elementi costitutivi della nozione di “ente ecclesiastico” e la “specialità” della relativa figura - 2. La (relativa) rigidità della componente strutturale - 3. La debole capacità connotativa della componente teleologica - 4. Il superamento del carattere marginale e controllato dello svolgimento delle attività “diverse” - 5. Su alcune criticità nei rapporti tra diritto “comune” e diritto “speciale”: a) la questione dell’applicabilità agli enti ecclesiastici del decreto legislativo n. 231 del 2001 - 6. (segue) b) la questione dell’assoggettabilità degli enti ecclesiastici alle procedure concorsuali - 7. (segue) c) la questione delle divergenze risultanti dal Registro delle persone giuridiche e dal Registro delle imprese - 8. Il limitato carattere innovativo della locuzione “enti religiosi civilmente riconosciuti” presente nella normativa sul Terzo settore. Notazioni finali.

The Religious Bodies Between General Law and Special Legislation

ABSTRACT: The present paper analyses some problematic issues concerning the legal status of “Ecclesiastical” or “Religious” Bodies. The Author underlines the growing expansion of the “not-religious” activities - such as social services, education, health care - carried out by Church Bodies and its consequences for the special features shaping an “Ecclesiastical Body”. 

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Pubblicato

2022-01-18

Fascicolo

Sezione

Articoli