MARE HIBERICUM. Considerazioni canonistiche sulla spartizione alessandrina dell’Oceano Atlantico

Autori

  • Piero Bellini

DOI:

https://doi.org/10.13130/1971-8543/963

Parole chiave:

Diritti delle religioni

Abstract

SOMMARIO: Premessa - 1. Ratificazione pontificia della espansione atlantica dei Potentati iberici: la Bolla Inter caetera di Papa Alessandro VI - 2. Insufficienza, in fatto di vicende atlantiche, del potere eminente della Autorità cesarea - 3. Intervento suppletorio della Autorità ecclesiastica: «Imperium in tantum protenditur in quantum christianitas extenditur» - 4. Affinità e difformità fra «negotium crucis» e «negotium barbarorum» - 5. Intendimento rigoristico del teocratismo pontificio: il Papa «dominus et monarcha totius mundi»: conseguente delegittimazione dei «principatus infidelium» - 6. La investitura pontificia tratta a fondamento del «dominium Regum Hispaniae super indios» - 7. Contestazione, all’inizio della Età Moderna, del teocratismo pontificio - 8. Conseguente contestazione politica e giuridica del fondamento ierocratico del dominato
coloniale iberico - 9. Necessità di riportare, non più alla «auctoritas sacrata
pontificum», ma a una ragione di «ius humanum», il titolo fondante del dominato coloniale iberico: il contributo determinante di Francisco de Vitoria - 10. Consolidato encomio dell’opera del «sapientisimo Vitoria» - 11. Adesione del Vitoria alla tesi aristotelico-tomistica della «naturalità» del fenomeno sociale: «infidelitas non impedit quominus aliquis sit verus dominus» - 12. Incerta applicazione del principio agli autoctoni di America in quanto giudicati inetti «ad constituendam vel administrandam legitimam rempublicam»: resta comunque negata la rappresentabilità delle loro terre come «res nullius», appropriabili «per inventionem» o «per ocupationem» - 13. Ricorso del Vitoria a una ragione acquisitiva fondata sul «ius bellicum»: conseguente rappresentazione degli indios come «bellatores iniusti» - 14. Riferimento al «titulus naturalis societatis et communicationis»: sua trasgressione per opera degli indios - 15. Riferimento al «titulus religionis christianae propagandae» - 16. Colpevolizzazione degli indigeni per il loro «impedire hispanos quominus libere annuntient evangelium» - 17. Opposizione del «titulus religionis christianae propagandae» agli altri
Principi cristiani - 18. Mandato missionario conferito in via esclusiva ai Principi di Spagna: sua giustificazione in chiave di «convenientia ad finem spiritualem» - 19. Riferimento alla «ratio pacis» ad evitare intralci alla «conversio barbarorum» - 20. Contestazione della «divisio oceani» e della conseguente «divisio mundi - Conclusione.

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Pubblicato

2011-03-03

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Articoli