«Ya no hacemos historia. Hacemos sangría»: cuatro calas literarias en Benidorm entre turismo, simulacros, cutrez y vanguardia arquitectónica

Authors

  • Simone Cattaneo Università degli Studi di Milano

DOI:

https://doi.org/10.54103/2240-5437/19270

Keywords:

Benidorm; Tourism; Stereotypes; Contemporary novel; Pedro Maestre; Marta Sanz; Esther García Llovet

Abstract

The city of Benidorm, without any doubt, immediately evokes in the collective imagination sun and beach scenes, accompanied by a lot of fun and an intense nightlife. However, such a vision can be questioned by a non-prejudicial look that would eventually reveal some more complex realities. Starting from these premises, this article tries to analyse which kind of images of Benidorm are conveyed by contemporary Spanish narrative to find out whether tourist stereotypes have been perpetuated or whether there has been a change of perspective capable of showing some of its hidden or silenced facets. For this purpose, we have selected the following novels: Benidorm, Benidorm, Benidorm (1997) by Pedro Maestre, La lección de anatomía (first published in 2008 and then in 2014 with some variations) and Un buen detective no se casa jamás (2012), both by Marta Sanz, and, finally, Spanish Beauty (2022) by Esther García Llovet.

Downloads

Published

2022-12-11

Issue

No. 11 (2022)

Section

Articoli

License

Gli autori che pubblicano su questa rivista accettano le seguenti condizioni: Gli autori si impegnano a inviare contributi non pubblicati precedentemente in altre sedi, ivi incluse quelle elettroniche (e-journals, portali, blog, ecc.). Gli autori mantengono i diritti sulla loro opera e cedono alla rivista il diritto di prima pubblicazione dell'opera, contemporaneamente licenziata sotto una Licenza Creative Commons - Attribuzione che permette ad altri di condividere l'opera indicando la paternità intellettuale e la prima pubblicazione su questa rivista. Gli autori possono aderire ad altri accordi di licenza non esclusiva per la distribuzione della versione dell'opera pubblicata (es. depositarla in un archivio istituzionale o pubblicarla in una monografia), a patto di indicare che la prima pubblicazione è avvenuta su questa rivista.