Fare dell’Africa un nuovo Brasile. Letteratura e retorica coloniale nell’Ottocento portoghese

Autori

  • Vincenzo Russo Università degli Studi di Milano

DOI:

https://doi.org/10.13130/2240-5437/1805

Abstract

La costruzione di una retorica coloniale per un paese come il Portogallo alla fine del Diciannovesimo secolo non può prescindere dalla sua storia coloniale né dalle nuove contingenze storico-politiche europee e internazionali: l’indipendenza del Brasile (1822), la “corsa all’Africa”, l’imperialismo di nuove e vecchie potenze europee, il Congresso di Berlino, l’Ultimatum dell’Inghilterra al Portogallo (1890). La narrativa portoghese, anche quella non di classica ispirazione coloniale, traduce in un vasto archivio di rappresentazioni – spesso originale o almeno differente rispetto alle retoriche europee – l’Africa come spazio mitografico. The construction of Portuguese colonial rhetoric at the end of the nineteenth century is closely linked to the colonial history of the nation and the new international political and historical contingencies: the independence of Brazil (1822), the “scramble for Africa”, the old and new imperialism of European powers, the Congress of Berlin, the British Ultimatum to Portugal (1890). The nineteenth-century Portuguese novel, even that is not inspired by the imperial novels, translated Africa as a mythographic space into a vast archive of representations, often original or, at least, different from the rhetoric of Europe.

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Pubblicato

2012-01-02

Fascicolo

Sezione

Articoli