Oresti di paglia ed Elettre sepolte. Le suggestioni dell’antico in Vaghe stelle dell’Orsa… di Luchino Visconti

Autori

  • Mauro Giori Università di Pisa

DOI:

https://doi.org/10.13130/2035-4797/2206

Parole chiave:

Luchino Visconti, Gabriele D’Annunzio, Eschilo, Sofocle, Euripide, etruschi

Abstract

Nel preparare Vaghe stelle dell’Orsa…, il regista Luchino Visconti e i suoi sceneggiatori hanno notoriamente tratto ispirazione dalla tragedia greca. Facendo ricorso a documenti inediti e confrontando sei diverse stesure della sceneggiatura, questo saggio si propone di stabilire con precisione quando e come le versioni del mito degli Atridi di Eschilo, Sofocle ed Euripide hanno influito sul progetto, contribuendo all’ambiguità di fondo che lo pervade. Al contempo, si ristabilisce il rilievo di altre suggestioni dell’antico, in particolare quella degli etruschi mediata da Forse che sì forse che no di Gabriele D’Annunzio.

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Biografia autore

Mauro Giori, Università di Pisa

Mauro Giori è dottore di ricerca in Storia delle arti visive e dello spettacolo presso l’Università di Pisa. Si occupa in particolare di storia del cinema moderno. È autore di Alfred Hitchcock. Psyco (2009), Poetica e prassi della trasgressione in Luchino Visconti. 1935-1962 (2011) e Luchino Visconti. Rocco e i suoi fratelli (2011).

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Pubblicato

2012-06-13

Fascicolo

Sezione

ARTICOLI