Le novelle d'artista in Boccaccio: per una storia narrativa del visibile

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Marcello Ciccuto

Abstract

Il proposito di dare un fondamento “realistico” all’inventio narrativa condusse Giovanni Boccaccio a costruire, all’interno del Decameron, il cosiddetto “ciclo di Calandrino”, dove le figure di alcuni artisti ben noti nel pieno Trecento (Bruno, Buffalmacco...) svolgono il ruolo di chi attraverso la beffa sa scoprire il vero sotto l’apparenza del convenzionale. La lettura di alcune di queste cosí specifiche novelle permette qui anche di avvicinare criticamente il ruolo storico svolto dalla figura del pittore Giotto in ambito propriamente narrativo.

The aim of giving a “realistic” grounding to narrative inventions led Giovanni Boccaccio to build up, within the context of Decameron, the so-called “Calandrino cycle”: here the characters of some painters of high fame in the 14th century – Bruno, Buffalmacco... – play the game of people able to discover the truth under the most conventional reading of the world. The analysis of some of these beffa tales allows us to join in the historical role too developed by the painter Giotto in the field of ancient narrative.

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Come citare
Ciccuto, M. (2018). Le novelle d’artista in Boccaccio: per una storia narrativa del visibile. Carte Romanze. Rivista Di Filologia E Linguistica Romanze Dalle Origini Al Rinascimento, 6(2). https://doi.org/10.13130/2282-7447/10761
Sezione
Saggi
Biografia autore

Marcello Ciccuto, Università degli Studi di Pisa

Marcello Ciccuto (marcello.ciccuto@unipi.it) è professore ordinario di Letteratura Italiana presso l’Università di Pisa. Ha insegnato in varie università europee e statunitensi. Dirige le riviste scientifiche «Hvmanistica», «Letteratura & Arte», «Studi rinascimentali», «Italianistica». È Presidente della Società Dantesca Italiana di Firenze. Ha studiato la letteratura del Medioevo (in particolare Dante, Petrarca e Boccaccio), il Quattrocento e il Cinquecento, e ancora ampiamente il Novecento. Si occupa da molti anni dei rapporti tra arte figurativa e letteratura, cui sono dedicati alcuni suoi volumi quali L’immagine del testo (Roma 1990); Figure di Petrarca: Giotto, Simone Martini, Franco bolognese (Napoli, 1991); Icone della parola. Immagine e scrittura nella leteratura delle origini (Modena 1995); I segni incrociati. Letteratura italiana del ’900 e arte figurativa (2 voll., Lucca, 1998 e 2002). Recente lo studio complessivo di un celebre codice petrarchesco: “Reliquiarum servator”. Il manoscritto Parigino latino 5690 e la storia di Roma nel Livio dei Colonna e di Francesco Petrarca, Pisa, 2012, nonché il commentario all’edizione in fac-simile del ms. Oxford, Bodley 264, contenente le leggende di Alessandro Magno e il viaggio di Marco Polo (Roma, 2014).