Aspetti della materialità delle stampe del «Carcer d’amore» di Lelio Manfredi

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Filippo Conte

Abstract

Queste pagine intendono offrire i risultati di una ricerca condotta sulla materialità del testo del Carcere d’amore di Lelio Manfredi (traduzione italiana della Cárcel de amor di Diego de San Pedro), della sua mise en page. Partendo dal numero delle stampe e dalla loro diffusione, si analizzerà il rapporto testo-immagine e come l’opera viene proposta in tipografia.

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Sezione
Saggi
Biografia autore

Filippo Conte, Università degli Studi di Ferrara

Filippo Conte è dottore di ricerca in Filologia Moderna. È attualmente cultore della materia per l’insegnamento di Filologia e Linguistica Romanza presso l’Università degli Studi di Ferrara. I suoi studi vertono prevalentemente sulla letteratura spagnola medievale e sulle riscritture moderne dell’Evo di Mezzo. Ha pubblicato su alcune delle principali riviste di filologia romanza e in volumi miscellanei, in Italia e in Spagna. Ha curato la traduzione italiana de La última fada di Emilia Pardo Bazán (Mantova, Universitas Studiorum, 2019).