Scongiuri alla Terra tra Antico e Medioevo, un caso di continuità culturale

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Giovanni Strinna

Abstract

Il saggio esamina da una prospettiva diacronica le formule di scongiuro rivolte alla Madre Terra, di cui si trovano almeno tre esempi datati tra IX e X secolo, due composti in scripta latina rustica e uno in veste ormai occitana (le più note “benedizioni di Clermont-Ferrand”). I tre incantamenta sono deputati a curare affezioni morbose di varia natura e nel rispettivo carme finale, secondo un principio del pensiero magico, ordinano al male di migrare dall’interno all’esterno del corpo, infine supplicano la Madre Terra di accoglierlo su di sé. Il più antico antecedente di questa formula viene individuato nel De re rustica di Varrone, dove il carme faceva parte di una cerimonia di guarigione.

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Sezione
Saggi
Biografia autore

Giovanni Strinna, Università degli Studi di Sassari

Giovanni Strinna (gstrinna@uniss.it) è ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche e Sociali dell’Università di Sassari. I suoi principali interessi vertono sui testi poetici delle origini romanze, i rapporti tra testualità e tradizioni orali, la letteratura religiosa e didattica, la linguistica storica.