«In serpentile scorza»: presenze serpentine nell'«Orlando furioso»

Contenuto principale dell'articolo

Francesco Brancati

Abstract

Il saggio intende indagare la presenza delle figure serpentine nell’Orlando furioso. A una prima sezione dedicata all’analisi delle similitudini del serpente nel poema ariostesco (significativamente poste in punti di svolta della narrazione), fa seguito una seconda in cui viene offerta una lettura dei canti XLII e XLIII. Dallo studio emerge chiaramente come a questa altezza del poema sia possibile avvisare un significativo implemento della presenza di esseri a vario titolo investiti di proprietà anguiformi. L’analisi di intertestualità tematica consente di cogliere le modalità ariostesche di contaminazione fra fonti di tipo classico (il mito di fondazione della città di Manto) e romanze (il filone delle storie e novelle legate al motivo del Fier Baiser) e di proporre cosí alcune nuove ipotesi interpretative sulla funzione svolta da episodi solo apparentemente slegati dai principali filoni narrativi del Furioso. 

The paper intends to investigate the presence of serpentine figures in Orlando furioso. A first section is dedicated to the analysis of similarities of the snake in the poem (significantly placed in the turning points of the plot). In the second half is offered a reading of XLII and XLIII cantos. The study shows clearly that, in this part of the poem, it is possible to observe a significant increase of characters in various ways linked to the serpentine properties. The thematic intertextuality analysis allows to grasp the Ariosto mode of contamination between classical sources (the founding myth of the city of Mantua) and romances (the stories and tales tied to the Fier Baiser topic). Furthermore this paper proposes some new interpretative hypothesis about the function performed by episodes seemingly detached from the main Furioso’s narrative strands. 


Dettagli dell'articolo

Sezione
Saggi
Biografia autore

Francesco Brancati, Università di Pisa

Francesco Brancati (fbrancati@me.com) è dottorando in Studi italianistici presso l’Università di Pisa. I suoi interessi si concentrano in particolare sul Cinquecento e sulla poesia e prosa del Novecento italiano. Ha condotto studi su Ariosto, Berni e la presenza di Dante nel Cinquecento italiano; su Gadda, Rosselli e Savinio. Attualmente sta lavorando a un’edizione e a un commento del Rifacimento berniano dell’Orlando innamorato e a uno studio sulla fortuna di Ariosto nel tardo Ottocento. È il curatore, insieme a Riccardo Socci, di Diffrazioni, uno spazio di incontro e di discussione sulla poesia contemporanea.