La vittoria del «Novellino» nella tradizione delle forme narrative brevi

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Amedeo Quondam

Abstract

Utilizzando le risorse dell’opac SBN e di altre banche dati bibliografiche disponibili in rete, e piú ancora le preziose bibliografie ottocentesche della novella in prosa, il saggio analizza la lunga durata della grande tradizione della narrativa breve dal Novellino alla reinvenzione del genere che si compie tra Otto e Novecento. Con questa impostazione documentaria descrive la fluidità di forme e funzioni della novella nel corso dei secoli, riconoscendovi il pervasivo e perdurante primato del modello del Novellino, cioè di narrazioni esemplari con prioritaria funzione morale ed edificante (il piacevole che insegna e ammonisce: per classicistiche tipologie) e con una costante presenza sul mercato (molto marcata nel Seicento) di raccolte allestite da autori o compilatori di status ecclesiastico. Di contro a questa imponente tradizione la presenza delle novelle di consapevole imitazione boccacciana, indipendentemente dal loro costituirsi in “libro” organico o di restare spicciolate, risulta invece un’esperienza di nicchia, seppure di medio e altro profilo letterario, che però stenta a imporsi sul mercato del libro di lettura (sono tanti i narratori di questo tipo che restano inediti fino al Sette-Ottocento), dominato sia dalle narrazioni lunghe (romanzi e poemi) sia dalle narrazioni brevi, ma del tipo del Novellino.

Using several bibliographic databases and the print bibliographies of the short tale, the essay analyzes the long success of this narrative form, from the Novellino to the reinvention of the genre that takes place among the nineteenth and the twentieth century. With this documentary approach he describes the fluidity of the novella’s forms and functions over the centuries, tracing the pervasive and enduring primacy of the Novellino model, that is, of exemplary narratives with a moral and edifying function, and the constant presence of collections prepared by authors or compilers of ecclesiastical status. In contrast to this imposing tradition, the presence of novellas of Boccaccio’s conscious imitation, regardless of their being constituted in an organic “book” or not, turns out to be a niche experience, which established itself with difficulty on the book market, dominated both by long narratives and by short narratives of the Novellino type.


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Sezione
Saggi
Biografia autore

Amedeo Quondam, La Sapienza Università di Roma

Amedeo Quondam è professore emerito di letteratura italiana in Sapienza, dove ha insegnato dal 1970, è stato Presidente dell’Associazione degli Italianisti, ed è Presidente del Centro di studi “Europa delle Corti”. Ha pubblicato diverse edizioni commentate di classici italiani (da ultimo, nella BUR, quella del Decameron), Tra le sue monografie piú recenti: Forma del vivere. L’etica del gentiluomo e i moralisti italiani (2010), Rinascimento e classicismi. Forme e metamorfosi della modernità (2013), De Sanctis e la Storia (2019).