Il trattamento ai fini di ricerca dei dati personali relativi a condanne penali e reati. A proposito di GDPR

Autori

  • Giulia Barrera Direzione generale archivi del Ministero per i beni e le attività culturali

DOI:

https://doi.org/10.13130/cross-11272

Abstract

Ai sensi del Regolamento (UE) 2016/679 relativo alla protezione dei dati personali (GDPR), il trattamento dei dati personali relativo a condanne penali e reati è lecito solo se previsto dal diritto degli stati membri. L’articolo richiama l’attenzione sulla necessità che il decreto ministeriale che dovrà indicare i trattamenti leciti ‒ oltre a quelli già previsti dalla legge ‒ includa i trattamenti a fini di documentazione, studio e ricerca, delle riproduzioni dei fascicoli processuali.

Parole chiave: educazione, giovani, periferie, sfida, narrazione, politiche sociali

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Pubblicato

2019-02-25