Codice Etico
La Rivista di Studi e Ricerche sulla criminalità organizzata è una rivista scientifica peer-reviewed, che si ispira al codice etico delle pubblicazioni elaborato da COPE (Committee on Publication Ethics). Direttore, redattori/redattrici, autori/autrici e revisori sono tenuti a rispettare le condotte e i principi etici contenuti nel presente codice.
1. Processo decisionale editoriale e materiali pubblicati
1.1
Gli articoli sono selezionati mediante la revisione tra pari a doppio cieco, processo che ne garantisce la qualità scientifica e la qualità editoriale. L’identità dei revisori è sempre tenuta nascosta, a meno che una cattiva condotta presunta o sospetta non costringa la rivista a rivelarne il nome a terze parti.
1.2
Gli/Le editor lavorano su base volontaria. Il sito web della rivista è ospitato dall’Università degli Studi di Milano, istituzione pubblica finalizzata alla ricerca scientifica e alla didattica, che non interferisce con la libertà di scelta degli/delle editor e le loro attività, nei limiti in cui risultino coerenti con la missione accademica del giornale.
1.3
Gli/Le editor possono effettuare una desk-rejection e rifiutare un articolo senza inviarlo alla revisione tra pari se ritenuto di scarsa qualità o inadeguato per i lettori e le lettrici della rivista. La decisione di non accettare un documento si basa esclusivamente sul suo contenuto accademico, ed è indipendente da considerazioni su lingua, etnia, genere, età, orientamento sessuale, religione, origine etnica, cittadinanza, orientamento politico degli Autori e delle Autrici.
1.4
I contributi proposti non vengono mai condivisi con editor di altre riviste, se non in accordo con l’autore/autrice o in caso di presunta cattiva condotta (v. sotto). Gli/Le editor non forniscono indicazioni sullo stato della proposta a nessuno se non all’autore/autrice stesso/a. Il software di sottomissione delle proposte impedisce accessi non autorizzati. Solo in caso di investigazione su cattive condotte può rendersi necessario mettere il materiale a disposizione di terze parti (es. un comitato di investigazione istituzionale o altri editor).
1.5
Gli/Le editor prendono in considerazione la cattiva condotta dei/delle reviewer e perseguono qualsiasi accusa di violazione della riservatezza, mancanza della dichiarazione di conflitti di interesse (economici o non economici), uso inappropriato di materiale riservato o ritardo della revisione per trarne un vantaggio competitivo. Le accuse di gravi comportamenti scorretti dei reviewer, come il plagio, sono portate nelle sedi istituzionali.
1.6
Gli/Le editor della rivista chiariscono agli autori che il ruolo di revisore è quello di fornire raccomandazioni sull'accettazione o sul rifiuto. La corrispondenza degli/delle editor è di solito con il corresponding author, che ha la responsabilità di coinvolgere i coautori in tutte le fasi. Gli/Le editor comunicano con tutti gli autori e le autrici in occasione della sottomissione della proposta e nella fase di accettazione finale per garantire che tutti gli autori e le autrici siano a conoscenza della presentazione della proposta e abbiano approvato la pubblicazione. Normalmente, gli/le editor trasmettono tutti i commenti dei revisori nella loro interezza. Tuttavia, in casi eccezionali, potrebbe essere necessario escludere parti di una revisione, se, ad esempio, contiene osservazioni diffamatorie o offensive. Gli/Le editor garantiscono che tale discrezione editoriale non venga utilizzata in modo inappropriato per sopprimere commenti scomodi. Se ci sono buone ragioni per coinvolgere revisori aggiuntivi in una fase avanzata del processo, viene chiaramente comunicato agli autori e alle autrici. La decisione editoriale finale e le relative motivazioni vengono chiaramente comunicate agli/lle autori/autrici e revisori. Se un articolo viene respinto, gli/le editor accolgono con favore le richieste di riesame degli autori e delle autrici. Gli/Le editor, tuttavia, non sono obbligati a modificare la loro decisione.
1.7
Per evitare l’endogenia, la percentuale di articoli di ricerca pubblicati in cui l’autore (o uno degli autori) è membro del Comitato Editoriale o revisore non deve superare il 25% negli ultimi due numeri pubblicati. Agli articoli scritti da un autore membro del Comitato Editoriale viene garantito un processo di revisione in linea con il Codice etico e privo di conflitti di interessi. L’appartenenza a organi della Rivista da parte di un/una autore/autrice viene esplicitata nel full-text o nei metadati dell’articolo. La procedura che devono seguire gli articoli sottoposti da membri del Comitato Editoriale è descritta nelle informazioni per gli/le autori/autrici
1.8
Gli editor si impegnano a non influenzare il ranking della rivista aumentandone artificialmente le metriche. In particolare, si garantisce che la revisione degli articoli proposti si basi su criteri puramente accademici e che gli autori non siano indotti a citare pubblicazioni specifiche per ragioni non scientifiche.
2. Responsabilità del Direttore, dei revisori e degli autori/delle autrici
2.1 Direttore
Decisioni sulla pubblicazione
Il direttore della Rivista è responsabile della decisione di pubblicare o meno gli articoli proposti. Per assumere le proprie decisioni egli può avvalersi del parere del comitato scientifico della rivista, e consultare singoli redattori o referee. Il direttore è vincolato ai requisiti delle leggi vigenti in materia di diffamazione, violazione del copyright e plagio. Quando un contributo non rientra negli interessi della Rivista, il direttore ne dà tempestiva comunicazione all’autore.
Garanzie
In considerazione della speciale materia oggetto degli studi e delle ricerche ospitati dalla Rivista il direttore deve garantire il più alto equilibrio possibile tra i diritti dei singoli alla tutela della propria reputazione, il diritto collettivo alla conoscenza dei fatti storicamente accertati e quello degli autori a proporre una ricostruzione/interpretazione di questi ultimi su adeguate basi scientifiche.
Nel rispetto delle normative di legge, il direttore si impegna a ispirare agli stessi principi la condotta della Rivista di fronte a eventuali richieste di rimozione degli articoli o loro parti fondate sulla invocazione del diritto all’oblio.
Universalismo scientifico
Il direttore valuta gli articoli proposti per la pubblicazione in base al loro contenuto senza discriminazioni di razza, genere, orientamento sessuale, religione, origine etnica, cittadinanza, orientamento politico degli autori.
Riservatezza
Il direttore e ciascun componente della redazione non devono rivelare qualsivoglia informazione su un manoscritto sottoposto alla valutazione della Rivista a chiunque non ne sia autore/autrice, referee, o referee potenziale.
In casi di particolare delicatezza il direttore ha comunque facoltà di consultarsi nel merito con l’editore.
Conflitto di interessi e divulgazione
I materiali inediti contenuti in un manoscritto inviato non devono essere utilizzati dal direttore o da un membro della redazione senza l’espresso consenso scritto dell’autore/autrice.
2.2 Revisori
Contributo alla decisione editoriale
La pratica del peer-review aiuta il direttore a prendere decisioni editoriali più consapevoli e appropriate. Attraverso la comunicazione editoriale con l’autore essa può aiutare quest’ultimo a migliorare la qualità del suo testo.
Rispetto dei tempi
Il referee che non si senta adeguato al compito proposto o che sappia di non poter svolgere l’attività di valutazione nei tempi richiesti è tenuto a comunicarlo tempestivamente al direttore.
Riservatezza
Ogni testo assegnato in lettura deve essere considerato riservato. Pertanto esso non deve essere discusso con altre persone senza esplicita autorizzazione del direttore.
Oggettività
La peer-review deve essere condotta in modo oggettivo. Ogni giudizio personale sull’autore è inopportuno. I referee sono tenuti a motivare adeguatamente i propri giudizi.
Indicazione di testi
I referee si impegnano a indicare con precisione gli estremi bibliografici di opere fondamentali eventualmente trascurate dall’autore. Il referee deve inoltre segnalare al direttore eventuali somiglianze o sovrapposizioni del testo ricevuto in lettura con altre opere a lui note.
Conflitto di interessi e divulgazione
Informazioni riservate o indicazioni ottenute durante il processo di peer-review devono essere considerate confidenziali e non possono essere usate per finalità personali. I referee sono tenuti a non accettare in lettura articoli per i quali sussiste un conflitto di interessi dovuto a stretti rapporti di collaborazione o a situazioni di concorrenza con l’autore e/o con la sua istituzione di appartenenza.
2.3 Autori/autrici
Paternità e responsabilità
Tutti/e gli/le autori/autrici delle opere pubblicate sulla rivista si assumono la responsabilità della propria condotta e della validità delle loro ricerche e di ciò che hanno scritto. Gli/Le autori/autrici sono a conoscenza del fatto che tutti i contenuti sono distribuiti con Licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 (CC BY-SA). Se dovesse sorgere una disputa sulla paternità, questa sarà risolta nelle sedi istituzionali opportune o attraverso altri organi indipendenti. Gli/Le editor agiranno quindi di conseguenza, ad esempio correggendo la paternità delle opere pubblicate
Va correttamente attribuita la paternità dell’opera indicando con completezza gli eventuali coautori. Se altre persone hanno partecipato in modo significativo ad alcune fasi della ricerca di cui si pubblicano i risultati, il loro contributo deve essere esplicitamente riconosciuto. Nel caso di contributi scritti a più mani, l’autore che invia il testo alla Rivista è tenuto a dichiarare di avere ottenuto la loro approvazione circa la versione finale dell’articolo e il loro consenso alla pubblicazione sulla Rivista.
Originalità, plagio e autoplagio
Gli autori garantiscono di avere scritto opere del tutto originali e, qualora abbiano fatto ricorso a risultati di ricerca, brani di testo o concetti originali di altri autori, di averli debitamente indicati o citati.
L’autore è invitato a non pubblicare in altra rivista articoli che descrivono gli stessi risultati di ricerca. Proporre contemporaneamente lo stesso testo a più di una rivista costituisce un comportamento eticamente non corretto e inaccettabile.
Indicazione delle fonti
L’autore deve sempre fornire la corretta indicazione delle fonti e dei contributi menzionati nell’articolo.
Conflitto di interessi e divulgazione
Tutti gli autori devono indicare nel proprio manoscritto qualsiasi conflitto di interesse potenzialmente in grado di influenzare i risultati o l’interpretazione del loro lavoro. Tutte le fonti di sostegno finanziario per il progetto devono essere indicate. La dichiarazione sul conflitto di interessi è pubblicata contestualmente al contributo, in modo che i/le lettori/lettrici siano informati/e al riguardo.
Errori negli articoli pubblicati
Quando un autore scopre un errore significativo o inesattezze nel proprio lavoro dopo la sua pubblicazione, è obbligato a comunicarlo tempestivamente al direttore della Rivista o all’editore.
Quando errori veri e propri in opere pubblicate sulla rivista vengono segnalati da lettori/lettrici, autori/autrici o editor, se non invalidano il lavoro nel suo complesso, il Direttore è tenuto a pubblicare una correzione sul primo numero successivo della Rivista. Se l'errore invalida l'opera o parti sostanziali di essa, l’articolo verrà ritirato con una spiegazione del motivo della ritrattazione (“honest error”, errore in buona fede).
In caso di sospetta condotta illecita, gli/le editor contatteranno gli/le autori/autrici e consentiranno loro di rispondere alle osservazioni. Se tale risposta non è soddisfacente, gli/le editor porteranno il caso nelle sedi istituzionali opportune. Gli/le editor della rivista rispondono a osservazioni sulla cattiva condotta nei lavori pubblicati poste da organizzazioni che si occupano di integrità della ricerca. Gli/le editor possono decidere autonomamente di ritirare un documento se sono convinti che si sia verificato un caso di grave cattiva condotta anche se l’esito dell'indagine di un'istituzione o di un ente nazionale non lo prescrive.
I documenti ritirati verranno conservati online e saranno contrassegnati in modo evidente in tutte le versioni online, incluso il PDF, a beneficio dei futuri lettori e lettrici.
3. Dibattito accademico
La rivista accoglie con favore le critiche dei lettori e delle lettrici alle opere pubblicate e prenderà in considerazione la loro pubblicazione per favorire il dibattito scientifico, purché vengano proposte in maniera tempestiva. Agli autori e alle autrici delle opere originali verrà data la possibilità di rispondere per promuovere ulteriormente il dibattito. Eventuali critiche che dovessero far emergere possibili situazioni di cattiva condotta saranno indagate approfonditamente anche se ricevute molto tempo dopo la pubblicazione.
4. Dichiarazione sull’Intelligenza Artificiale
La Rivista di Studi e ricerche sulla criminalità organizzata riconosce l’importanza delle innovazioni legate all’intelligenza artificiale e comprende le sfide e le opportunità che esse comportano.
Gli autori che hanno usato strumenti di intelligenza artificiale nella stesura di un manoscritto, nella produzione di immagini o elementi grafici dell'articolo, o nella raccolta e analisi dei dati, sono invitati a dichiararne esplicitamente l’utilizzo, indicando lo strumento di IA, l’ambito di applicazione, le query di ricerca utilizzate e la data di utilizzo, allo scopo di permetterne la riproducibilità e la verifica.
L’autore rimane responsabile dell’accuratezza e correttezza di ogni contenuto pubblicato e garantisce il rispetto del codice etico e delle norme antiplagio.
Agli autori che hanno utilizzato l'IA, o strumenti assistiti dall'IA, si richiede di inserire alla fine del manoscritto un paragrafo contenente una "Dichiarazione sull'Intelligenza Artificiale e sulle tecnologie assistite dall'IA", contenente le seguenti informazioni:
“Durante la preparazione di questo lavoro l'autore o gli autori hanno utilizzato [NOME STRUMENTO/SERVIZIO] in data [GG/MM/AAAA] usando i termini di ricerca: [TERMINI DI RICERCA] al fine di [MOTIVO]. Dopo aver utilizzato questo strumento/servizio, l'autore o gli autori hanno rivisto e modificato il contenuto come necessario e si assumono la piena responsabilità del contenuto della pubblicazione.”
Agli editor non è consentito caricare i manoscritti ricevuti all’interno di software di intelligenza artificiale, allo scopo di non rischiare di compromettere il rispetto della privacy e del diritto d’autore.
I reviewer si impegnano a non adottare strumenti di intelligenza artificiale per la valutazione dei manoscritti poiché il pensiero critico e la valutazione originale, necessari per questo lavoro, esulano dall'ambito di applicazione di questa tecnologia.
È vietato ogni utilizzo dei testi pubblicati finalizzato all’addestramento di sistemi di intelligenza artificiale generativa così come l’utilizzo di mezzi automatizzati di data scraping.