Senza fissa dimora. Le arti nell’età altermoderna
DOI:
https://doi.org/10.13130/2465-0137/15839Parole chiave:
contemporaneity, altermodernity, radicant, new technologies, contemporary arts.Abstract
Se la filosofia della musica, come ha scritto Giovanni Piana, può cominciare soltanto facendo un passo indietro, non partendo dalla musica ma dal piano dell’esperienza del suono, la contemporaneità, condizionata profondamente dalla tecnologia e dagli sviluppi informatici, richiede di compiere un ulteriore passo indietro. Ancora prima del suono, è necessario fare il punto sulla condizione dell’uomo d’oggi e su come le arti riescono a descriverne e interpretarne i tratti. In questo contributo, cercherò allora di ricostruire i caratteri salienti di una possibile lettura in chiave altermoderna (Bourriaud) del tempo presente, individuando poi nell’ambiente di Internet lo strumento che meglio sintetizza, in senso stretto e in senso metaforico, l’attuale condizione del soggetto contemporaneo.
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