Proposte

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Lista di controllo per la predisposizione di una proposta

Durante la procedura di trasmissione di una proposta, gli autori devono verificare il rispetto dei seguenti requisiti; la submission potrebbe essere rifiutata se non aderisce a queste richieste.
  • La submission non è stata precedentemente pubblicata, né proposta a un'altra rivista (oppure si fornisce una spiegazione all'editor nei commenti).
  • Il file di submission è in un formato OpenOffice, Microsoft Word, RTF, o WordPerfect.
  • Dove possibile, sono stati forniti le URL dei riferimenti
  • Il testo ha spaziatura singola; usa un font 12 punti ; impiega il corsivo invece della sottolineatura (eccetto con gli indirizzi URL); e tutte le illustrazioni, figure, e tabelle sono posizionate all'interno del testo nei punti appropriati, piuttosto che alla fine.
  • Il testo aderisce alle richieste stilistiche e bibliografiche riassunte nelle linee guida dell'autore, che si trova nella pagina di informazioni sulla rivista.
  • Se si sta facendo la submission a una sezione peer-reviewed della rivista, seguire le istruzioni su Come assicurare una revisione cieca.

Linee guida per gli autori

  1. Presentazione testo e suddivisione in sezioni:

1.1 Il file dovrà essere inviato in formato Word/Open Office e sarà redatto in carattere Times New Roman o Arial con corpo 12, con spaziature doppie.

1.2. La suddivisione in capitoli si effettuerà utilizzando numeri arabi fino a un massimo di tre livelli di sottocapitoli (es.: 1.2.1. La movida e le politiche del governo) e verranno differenziati utilizzando il MAIUSCOLO (primo livello), il Maiuscoletto (secondo livello) e il corsivo (terzo livello). Nel caso in cui in un sottotitolo di terzo livello compaia il titolo di un’opera, questo andrà in caratteri tondi, es.:

4.2.1. L’influenza del Decameron nell’opera di Cervantes

1.3. Per quanto riguarda il rientro a inizio paragrafo vi sono due modalità:

Nessun rientro all’inizio del contributo o di una sezione come pure dopo una citazione rientrata.

Rientro di 0,5 cm negli altri casi.

1.4. Le parole riportate da altre opere andranno inserite tra virgolette caporali («…»), es.:

Alcune battute del Galileo brechtiano sono divenute proverbiali, una fra tutte: «Sventurata la terra che ha bisogno di eroi».

1.5. Quelle invece utilizzate in senso traslato o con un’accezione particolare vanno poste tra apici (‘…’), es.:

L’accenno ai ‘contratti spazzatura’ rigira il coltello nella piaga dell’insoddisfazione personale, dal momento che molti studenti, grazie al proselitismo culturale del PSOE e ai cospicui finanziamenti erogati dal governo nel campo dell’istruzione, avevano avuto accesso a un’educazione di alto livello.

1.6. Per i termini latini o per le parole straniere di uso non comune o non contemplate dai vocabolari italiani si ricorrerà invece al corsivo, es.:

Più in generale, Bacon è per così dire una sorta di ghostwriter del Galileo brechtiano: la critica ha dimostrato che alcune delle battute messe in bocca allo scienziato pisano sono state elaborate da Brecht sulla base degli scritti, da lui ben conosciuti, dell’inglese.

1.7. Gli incisi vanno riportati tra due trattini lunghi, preceduti e seguiti da spazi, es.:

La Spagna, nel giro di una ventina di anni, è passata da una struttura editoriale arretrata – a causa delle rappresaglie di una censura praticata, con un’altalenante severità, fino agli anni 1976-77 – a un sistema ultramoderno.  

 

  1. Citazioni:

2.1. Le citazioni tratte da altre opere devono essere inserite nel corpo del testo tra virgolette caporali se non superiori alle 3 righe, es.:

Il discorso potrebbe partire dalle parole di Montesquieu, secondo il quale «sembra che noi aumentiamo la nostra vitaquando possiamo immetterla nella memoria degli altri» (Montesquieu 1954: 78).

2.2. Se all’interno del frammento riportato vi è una dichiarazione o un’altra citazione, questa andrà inserita tra virgolette alte (“…”), es.:

Questi figli della depressione, «dominando un linguaggio “hanno cessato di aggrapparsi alle gonne di madre Inghilterra”, sono usciti dall’adolescenza e sono diventati uomini […]» (Rossi 1990: 54).

2.3. Nel caso in cui il passo superasse tale limite verrà riportato, preceduto e seguito da una riga vuota, con un rientro di 1 cm a destra e 1 cm a sinistra e in carattere minore di un punto (11) rispetto al corpo del testo, es.:

Prende corpo così una forma mentis incline alla brevità e alla frammentarietà:

The globalization of the media has also led to the diluting of Spanish youth culture. CD-ROMS, the internet and satellite television offer a diet of international consumption in which the standard communicative mode for young people is the MTV style of spectacular, fast moving, short-duration video clips. (Allison 2000: 271)

2.4. Se la citazione contiene delle omissioni, queste andranno indicate con il simbolo “[…]”; es.:

Io credo che la scienza abbia come unico scopo quello di alleviare la fatica dell’esistenza umana. Se gli uomini di scienza, intimiditi dai potenti egoisti, si limitano ad accumulare sapere per sapere, la scienza può rimanere fiaccata per sempre [...]. E quando, coll’andar del tempo, avrete scoperto tutto lo scopribile, il vostro progresso non sarà che un progressivo allontanamento dall’umanità. tra voi e l’umanità può scavarsi un abisso così grande che, ogni giorno, a ogni vostro eureka rischierebbe di rispondere un grido di dolore universale. (Brecht 1998: 102))

2.5. Al termine della citazione, o per un semplice rimando all’interno del testo, se il numero delle pagine indicate non è superiore a tre, verrà indicato tra parentesi tonde il cognome dell’autore, seguito dall’anno di pubblicazione del saggio, dell’articolo o del libro e dal numero di pagina, es.:

No podemos juzgar las imágenes, sólo podemos verlas. Gente que se muere y gente que no. Brochas que manchan y brochas que no. Un aparato para andar sin moverse del sitio. […] Todo es real en la televisión, pero todo es distinto. A la televisión pertenecen las cosas que no pueden salir de ella. […] Son los pasos que no te mueven del sitio los que hacen de sus imágenes un plano de existencia paralelo. (Loriga 1994: 48-49) 

Gli studiosi sono ormai unanimi nel considerare questa seconda versione una vera e propria riscrittura in chiave critica dell’opera giovanile (Ferencs 2000: 34).

2.6. Se gli autori citati sono due, verranno divisi dal punto e virgola, es.:

I premi letterari spesso occultano interessi economici (Echevarría 2003: 5; García 2005: 156)

2.7. Se l’articolo è tratto da Internet e non appare il numero di pagina, ci si limiterà a indicare il cognome dell’autore e l’anno di pubblicazione, es. (Morris 1998).

2.8. Se il numero di pagine a cui si rimanda è superiore a tre si ricorre alla nota:

4 Vid. Prada 2008b: 34, 56, 75, 89, 143.

2.9. Nel caso in cui il cognome dell’autore compaia già nel testo, non lo si porrà tra parentesi tonde, ma si indicheranno soltanto l’anno di pubblicazione dell’opera e la pagina, es.:

Loriga (2000: 45) dichiara apertamente la sua ammirazione nei confronti di Marguerite Duras.

2.10. Se il rimando si riferisce a un’opera appena citata, si inserisce solo il numero di pagina tra parentesi tonde, es.:

Navarro Martínez (2008: 89-90) mostra poi le corrispondenze tra la prosa dei narratori X e quella agile e burbera di Pío Baroja. Un po’ più arbitrario appare invece l’accostamento tra il testo Héroes di Loriga e Poeta en Nueva York di Federico García Lorca (88).

2.11. Se il numero di pagina indicato tra parentesi è troppo distante dal nome dell’autore o dell’autrice del libro, saggio o articolo che si sta citando, oppure se risulta di difficile interpretazione, è bene inserire di nuovo il cognome dell’autore e l’anno di pubblicazione dell’opera.

2.12. Se la citazione fa riferimento alla stessa pagina menzionata poco sopra, si ricorrerà alla dicitura Ibidem, es.:

Pozuelo Yvancos (2004: 46), al momento di riassumere in cinque punti le caratteristiche essenziali del romanzo postmoderno, pone in cima alla lista l’«heteroglosia y [la] multiplicidad de normas y modelos estéticos» e sottolinea che i restanti aspetti – «Fungibilidad y mercado editorial», «Predominio de la privacidad», «Desconfianza hacia la ‘literariedad’», «Carácter metaliterario y subrayado de la convención» (Ibidem).

2.13. Gli stessi criteri dovranno essere seguiti nella stesura delle note a piè di pagina.

 

  1. Note:

3.1. I numeri delle note nel corpo del testo verranno sempre inseriti prima dei segni di interpunzione e dopo qualsiasi tipo di parentesi e virgolette, le note a piè di pagina inoltre dovranno essere scritte con corpo 10, es.:

Il passo rimanda naturalmente a Scott1, citato d’altra parte anche altrove nel testo

 

3.2. Se nella nota vengono riportati dei passi di opere, articoli, ecc., questi andranno tra virgolette caporali, es.:

5 «Gimferrer personifica la dedicación intransigente al arte, y su figura patriarcal y benéfica no podía faltar en este libro que trata de la literatura entendida como motor vital y agente provocador.» (Azancot 2000). 

 

3.3. Se all’interno dei frammenti di testo riportati in nota vi sono delle dichiarazioni o delle citazioni, queste verranno segnalate con le virgolette doppie alte, giacché la gerarchia è sempre virgolette caporali («…»), virgolette alte (“…”) e apici (‘…’); es.:

«Un des assistants de Speer s’exclama: “mais c’est l’enfer de Dante!”; un autre, un peu en retrait, vomissait contre le mur.» (Littell 2006: 680).

 

  1. Citazioni bibliografiche:

4.1. Se la bibliografia è particolarmente articolata è possibile creare delle suddivisioni. Ad esempio:

1. RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI GENERALI

2. AUTORE

2.1. Opere dell’autore

2.1.1. Testi letterari

2.1.2. Scritti teorici

2.2. Bibliografia sull’autore

 

4.2. Per le monografie si adotteranno i seguenti criteri: autore, data di pubblicazione (si inserisce un apice prima della data per indicare l’edizione utilizzata se diversa dalla prima), titolo, luogo di edizione, casa editrice (eventuale collana, numero), (data della prima edizione dell’opera):

Gopegui B., 22001, Tocarnos la cara, Barcelona, Anagrama (Compactos, 252), (1995).

 

4.3. Nel caso in cui la casa editrice sia legata a un organo istituzionale di un luogo ben preciso, si ometterà l’indicazione topografica, es.:

Gascón-Vera E., 1997, Más allá de la Movida: España en los 90, in J.P. Gabriele-A. Bianchini (eds.), Perspectivas sobre la cultura hispánica. XV aniversario de una colaboración interuniversitaria, Universidad de Córdoba: 161-181.

 

4.4. Se si vuole mettere in evidenza che il testo riportato è una traduzione, lo si farà nel seguente modo:

Reich T., 2008, Il mio Olocausto. Romanzo, trad. di Costanza Prinetti, Torino, Einaudi (ed. orig.: My Holocaust. A novel, New York, Harpers, 2007).

 

4.5. Per gli articoli di riviste: autore, data di pubblicazione, titolo, «nome rivista» numero.volume: pagine.

Banchelli E., 2000, Zur Peter-Weiss-Rezeption in Italien, «Peter-Weiss-Jahrbuch» 9.2: 72-86.

 

4.6. Per gli articoli pubblicati in libri miscellanei:

Allison M., 2000, The construction of youth in Spain in the 1980s and 1990s, in B. Jordan-R. Morgan-Tamosunas (eds.), Contemporary Spanish Studies, London, Arnold: 265-273.

 

4.7. Le abbreviazioni per indicare i curatori all’interno delle citazioni di libri miscellanei saranno le seguenti: (ed./eds.); (coord./coords.); (a cura di), (Hrsg.), a seconda dell’orizzonte linguistico di appartenenza. Nel caso di volumi frutto di collaborazioni numerose si ricorrerà al cognome e all’inziale del nome dei primi due curatori, coordinatori o editori, seguito da et al., se si citano articoli di periodici con vari autori o atti di congressi senza curatori specifici, è possibile ricorrere alla dicitura Aa.Vv., mentre se il curatore è noto si ordineranno a partire da questo dato. Inoltre, nel caso di Atti di Convegno, si avrà cura di indicare nel titolo, tra parentesi tonde, il luogo e il periodo in cui si è tenuto il congresso; es.:

Bértolo C., 1997, in Aa.Vv., La nueva narrativa española... y sus editores, «Lateral» 33: 9.

Geli C., 2009, Lectura en el hipermercado, in J. Gracia-D. Ródenas de Moya (eds.), Más es más…, Madrid/Frankfurt, Iberoamericana/Vervuert: 111-120.

López de Abiada J.M.-Neuschäfer H.J. et al. (eds.), 2001, Entre el ocio y el negocio: industria editorial y literatura en la España de los 90, Madrid, Verbum.

Montesa Peydro S. (ed.), 2008, Narrativas de la posmodernidad. Del cuento al microrrelato. Actas del XIX Congreso de Literatura Española Contamporánea (Málaga, 24-28 de noviembre de 2007), Universidad de Málaga.

 

4.8. Gli articoli tratti da periodici dovranno riportare anche il giorno di pubblicazione in formato GG/MM/AAAA, dopo il titolo del periodico, sebbene poi nel corpo del testo si rimandi solo all’anno di pubblicazione e alla pagina – (Doria 2003: 66) –, es.:

Dermutz K. 2008, Der Wanderer. Zum Tod von Klaus Michael Grüber, «Süddeutsche Zeitung» 24/06/2008: 14.

 

4.9. Nel caso in cui all’interno di un titolo vi sia un riferimento al titolo di un’opera, questo andrà tra virgolette caporali, così come se il titolo di una recensione coincide con il titolo dell’opera recensita, es.:

Crump G.B., 1979, The Universe as Murder Mystery: Tom Stoppard’s Jumpers, «Contemporary Literature» 20.3: 354-368.

Senabre R., 2000, «Trífero», «El Cultural» 06/12/2000, http://www.elcultural.es/version_ papel/LETRAS/3412/Trifero (ultima consultazione: 12/11/2011).

 

4.10. I titoli delle interviste, contenenti dichiarazioni dell’autore, si riporteranno invece con le virgolette alte, es.:

Sierra E., 2008, Ray Loriga: “Sólo reflexionamos en momentos de crisis”, «El Correo» 15/10/2008: 77.

 

4.11. Gli articoli tratti da Internet dovranno essere trattati allo stesso modo degli articoli di rivista, aggiungendo l’indirizzo completo e, tra parentesi tonde, il giorno, il mese e l’anno dell’ultima consultazione (consultazione: GG/MM/AA):

Villena M.Á.-Castilla A., 1998, Los escritores del tercer milenio, «El País» 19/01/1998, http://www.elpais.com/articulo/cultura/CASARIEGO/_MARTIN/ETXEBARRIA/_LUCIA_/ESCRITORA/PRADA_JUAN_MANUEL_DE_/ESCRITOR/escritores/tercer/milenio/elpepicul/19980119elpepicul_2/Tes (consultazione: 03/12/2011).

 

4.12. Eventuali titoli di film verranno indicati con cognome e iniziale del regista, anno, titolo del film, formato, durata. Es.:

Gil M., 1999, Nadie conoce a nadie, 108’.

 

4.13. Se di un autore sono state menzionate più opere, non si ripete il cognome e si ricorre al trattino lungo (—):

García Rodríguez J., 2003, Juan Bonilla: maneras de vivir, «Clarín» 43: 18-23.

—, 2008, Prólogo. Un mundo, una vasta biblioteca. Del ejercicio (oblicuo) de la autobiografía, in J. Bonilla, La plaza del mundo, Universidad de Valladolid: 9-21.

 

4.14. Nel caso in cui ci fossero delle opere pubblicate dallo stesso autore nello stesso anno si impiegheranno le lettere dell’alfabeto in corsivo per distinguerle, es.:

Azancot N., 2008a, Editores en crisis, «El Cultural» 17/04/2008, http://www.elcultural.es/ version_papel/LETRAS/22922/Editores_en_crisis (consultazione: 12/11/2011).

—, 2008b, Editores. Debate: 10 años cargados de futuro, «El Cultural» 13/11/2008, http://www.elcultural.es/version_papel/LETRAS/24258/Editores_Debate_10_anos_ cargados _de_futuro (consultazione: 12/11/2011). 

Bonilla J., 1999a, Un pigmeo en Nueva York, «Clarín» 20: 8-12.

—, 1999b, Lo que nos queda de la novela, «Clarín» 23: 12-17.

 

4.15. Per le accezioni particolari di alcune parole all’interno di un titolo, si useranno invece gli apici (‘…’), es.:

Enkvist I., 2004-2005, Similitudes inquietantes. La sociopatía en la novela ‘joven’ española y la elaboración de la opresión totalitaria en la novela, «Espéculo» 28, http://www. ucm.es/info/especulo/numero28/novposm.html (consultazione: 12/11/2011).

  

  1. Abbreviazioni più comuni:

Aa.Vv. autori vari

cfr. confronta

cit. citato

n. numero

cap. capitolo

cit. edizione citata

orig. edizione originale

ediz. edizione

ecc. eccetera

f. foglio

Ibidem

ms. manoscritto

op. cit. opera citata

par. paragrafo

sg. seguente

v. verso

vv. versi

vid. vedi

vol. volume

voll. Volumi

 

  1. Altre indicazioni:

6.1. Nei testi redatti in francese:

l’ortografia non tiene conto delle ‘nuove regole’

l’accento deve essere posto anche sulle maiuscole

la punteggiatura costituita da un doppio segno (? ! : ; « ») non è preceduta da spazio

nelle cifre i numeri sono separati da spazio (e non da punto), per es.: 4 500 (e non 4.500)

la -e che indica il secolo va a esponente: XVIe  (non si scrive in ogni caso mai -ème)

le indicazioni bibliografiche seguono le regole della Collana (per es., nei titoli dopo l’articolo, il nome, se comune, non è maiuscolo: La cour de Louis XVI... e non La Cour de Louis XIV...)

 

6.2. Per la trascrizione del cirillico (o di altri alfabeti) si segue la traslitterazione scientifica. L’unica eccezione vale per i contributi redatti in lingua inglese, dove verrà adottata la traslitterazione anglosassone.

 

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