Il metodo orlandiano come strumento per interpretare controversie comparativiste: il caso di Griboedov e Molière

Autori

  • Lorenzo Cioni Università di Pisa

DOI:

https://doi.org/10.13130/2037-2426/1139

Abstract

L’articolo, nato nel 2009 sotto la supervisione del prof. Francesco Orlando, ha come scopo di mostrare come il metodo orlandiano, o meglio alcune sue parti (soprattutto il concetto di ritorno del represso nella sfera dei contenuti) possano nella pratica dell’analisi letteraria essere strumento prezioso per risolvere complesse diatribe interpretative, anche non immediatamente legate a letture di tipo freudiano dei testi. Nella fattispecie, l’articolo mostra come il lungo dibattito attorno al legame tra la commedia di Griboedov L’ingegno che guaio e la sua lontana antenata francese, il celeberrimo Misantropo di Molière, possa essere visto in una nuova luce analizzando il rapporto repressione sociale-represso che vigeva nelle società che partorirono questi testi, e prescindendo dunque dal corto circuito causato dall’eccessiva insistenza sulla parallelenjägerei testuale a favore di una visione più globale (e, soprattutto, sociale) delle due pièce.

Biografia autore

Lorenzo Cioni, Università di Pisa

Dottorando di ricerca in Slavistica

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Pubblicato

01-07-2011

Come citare

Cioni, L. (2011). Il metodo orlandiano come strumento per interpretare controversie comparativiste: il caso di Griboedov e Molière. ENTHYMEMA, (4), 146–158. https://doi.org/10.13130/2037-2426/1139

Fascicolo

Sezione

Saggi