Giustizia, pace e dissenso politico tra alto medioevo e età comunale

Autori

  • Claudia Storti Università degli Studi di Milano

DOI:

https://doi.org/10.13130/2464-8914/12792

Parole chiave:

reato politico, resistenza, pace privata, libertas, Expositio ad librum papiensem

Abstract

I caratteri generali e particolari delle vicende ‘istituzionali’ che si svolsero tra alto e basso medioevo sono certamente ben ricostruibili e sono stati ri-costruiti attraverso diplomi, documenti e cronache. Per quanto concerne l’Italia, vi è anche un’altra fonte, finora piuttosto trascurata, che può sug-gerire qualche riflessione sui loro aspetti più strettamente giuridici. Mi ri-ferisco alla giurisprudenza del regno italico dell’XI secolo sul reato politico. L’Expositio al liber papiensis, il formulario giudiziario e alcune glosse pre-senti in manoscritti ancora in uso negli anni Trenta del XII secolo riportano gli orientamenti giurisprudenziali sulla repressione del dissenso, sulla giu-stificazione della resistenza all’autorità e sulla pacificazione tra soggetti ‘privati’.
Lo studio di tali fonti del Regno italico sulle forme di manifestazione e organizzazione – ribellione, contestazione e associazione – della lotta politi-ca e della sua percezione da parte delle istituzioni legittime offre un colle-gamento tra la concezione e la cultura della giustizia e delle istituzioni alto medievali e quella che fece da sfondo alla progressiva affermazione del nuovo ordinamento comunale.

Pubblicato

2017-01-11

Fascicolo

Sezione

Articoli