Estrastatualità del diritto. Note sul pensiero di Filippo Vassalli, giurista «europeo», e di Guido Tedeschi, giurista italiano, a Gerusalemme per le leggi razziali

Autori

  • Floriana Colao Università degli Studi di Siena

DOI:

https://doi.org/10.13130/2464-8914/12870

Parole chiave:

Europa, Stati nazionali, codificazione dagli anni Trenta agli anni Cinquanta del Novecento

Abstract

Il saggio ricostruisce il pensiero di Filippo Vassalli e di Guido Tedeschi – che nel ‘padre’ del codice civile avrebbe riconosciuto un maestro – intorno ad una legislazione civile sovranazionale, complicata dal principio forte della statualità del diritto. Il campo di tensione percorreva i primi anni Trenta, e si riproponeva nel 1951 con uno scritto di Vassalli, aperto alla prospettiva di un diritto ‘europeo’, oltre gli ormai superati Stati nazione; l’estrastatualità era discussa criticamente da Tedeschi, soprattutto in nome del legame tra codice nazionale e Stato democratico.

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